JPMorgan apre le porte alle criptovalute accettando Bitcoin ed Ethereum come garanzia per prestiti istituzionali, segnando una svolta storica nel rapporto tra finanza tradizionale e asset digitali.

JPMorgan si apre a Bitcoin e Ethereum
Una delle istituzioni finanziarie più influenti del mondo, JPMorgan Chase & Co., ha annunciato che accetterà Bitcoin (BTC) ed Ethereum (ETH) come collaterale per prestiti istituzionali entro la fine del 2025. La decisione rappresenta una svolta strategica epocale per una banca che per anni aveva mostrato forte scetticismo verso le criptovalute.
Il programma consentirà ai clienti istituzionali di impegnare i propri asset digitali per ottenere prestiti garantiti, senza doverli liquidare. Un custode terzo regolamentato si occuperà della conservazione dei token, assicurando conformità normativa e gestione del rischio.
Questa mossa segna una nuova fase di integrazione tra finanza tradizionale e digitale, offrendo liquidità aggiuntiva agli investitori e consolidando l’idea che Bitcoin ed Ethereum abbiano ormai raggiunto un livello di maturità istituzionale
Il cambio di rotta di Jamie Dimon
Il cambiamento di rotta di Jamie Dimon, CEO di JPMorgan, è tra i più emblematici della storia di Wall Street. Dopo aver definito Bitcoin un “hyped-up fraud”, Dimon oggi ammette: “Difendo il diritto di chiunque di comprare Bitcoin, se vuole.”
L’apertura della banca non solo simbolizza un cambio di mentalità interno, ma anche la consapevolezza che le criptovalute sono ormai un asset class riconosciuto e regolamentato. Già nel 2024 JPMorgan aveva iniziato ad accettare ETF cripto come collaterale; ora, con BTC ed ETH, il passo è decisamente più profondo.
La decisione è anche una risposta alla crescente pressione competitiva. Altre banche globali, soprattutto in Europa e Asia, stanno testando servizi simili. JPMorgan non poteva permettersi di perdere terreno con clienti istituzionali che chiedono prodotti bancari con esposizione diretta alle criptovalute.
Rally del mercato dopo l’annuncio Cina-USA
La notizia arriva in un momento di forte ripresa del mercato delle criptovalute. Nelle ultime 24 ore, la capitalizzazione complessiva è salita di 130 miliardi di dollari, raggiungendo 3920 miliardi di dollari.
Bitcoin è balzato a 115.000 dollari, con un rialzo del 4,4% in cinque giorni, mentre Ethereum ha superato 4.253 dollari (+7,7%), rompendo le principali resistenze tecniche. L’ottimismo è stato alimentato dal nuovo accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina che ha ridotto i rischi tariffari, insieme alle attese di un taglio dei tassi della Federal Reserve il 29 ottobre, con probabilità al 98,3%.
L’analista Joel Kruger (LMAX) ha spiegato che l’attuale rally “è sostenuto da un mix perfetto di miglioramento macroeconomico, dati CPI più morbidi e rinnovata fiducia negli asset digitali.” Sul piano tecnico, Bitcoin ha superato la media mobile a 50 giorni (EMA 114.176) e potrebbe testare le resistenze chiave a 120.000 – 126.000 dollari prima di fine anno.
Ethereum, dal canto suo, ha riconquistato il livello psicologico dei 4.200 dollari, con un pattern di doppio minimo a 3.700 che suggerisce ulteriore potenziale rialzista fino a 4.800 dollari.
Bitcoin Hyper porta la DeFi su BTC
Tra i progetti che beneficiano di questa rinnovata fiducia nel settore, spicca Bitcoin Hyper ($HYPER), una rete Layer2 costruita su Bitcoin e basata sulla Solana Virtual Machine (SVM). Il suo scopo è trasformare Bitcoin da semplice riserva di valore a piattaforma DeFi scalabile e veloce, capace di supportare staking, dApp e protocolli di finanza decentralizzata.
Grazie alla combinazione tra la sicurezza della blockchain Bitcoin e la velocità di Solana, Bitcoin Hyper consente transazioni istantanee e a basso costo, aprendo l’ecosistema BTC a nuove applicazioni Web3.
Il token nativo $HYPER funge da strumento di governance, staking con rendimento annuo del 48% e pagamento delle commissioni di rete, con un modello deflazionistico pensato per garantire sostenibilità nel lungo periodo.
Attualmente in prevendita a 0,013175 dollari, con oltre 25 milioni di dollari raccolti, il progetto è considerato da analisti e investitori un’opportunità molto interessante per l’ultimo trimestre dell’anno. Il lancio del DEX nativo previsto entro fine anno permetterà scambi rapidi e interoperabilità con altre reti.
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