A cosa servono i bitcoin è una delle domande che più comuni tra coloro che provano ad avvicinarsi a questa tecnologia; il motivo è semplice, bitcoin rivoluziona il nostro modo di concepire il denaro creando un nuovo paradigma e chi non riesce a discostarsi dalla visione classica che abbiamo della moneta fa una grande fatica a comprendere l’utilità di questo strumento.
A cosa servono i Bitcoin?
Bitcoin è utile sotto molteplici punti di vista, ma per riuscire a comprendere quanto, come e perché la moneta inventata da Satoshi è così importante ci si mette normalmente un po’ di tempo; proviamo quindi a fare un ragionamento insieme che ci aiuti a comprendere a cosa servono i bitcoin e perché sempre più persone al mondo li descrivono come una rivoluzione. Bitcoin, per prima cosa, serve a ridurre pesantemente il costo dei servizi bancari; anche se nel nostro paese aprire un conto corrente è abbastanza economico, in molte parti del mondo le cose non stanno affatto così. Il mio conto bancario, ad esempio, costa zero euro l’anno, nonostante questo pago commissioni esorbitanti ogni volta che faccio un bonifico, ogni volta che effettuo un pagamento o un prelievo a un bancomat che non sia di proprietà del mio istituto bancario; anche se spesso non ce ne rendiamo conto gestire i nostri soldi ci costa diverse centinaia di euro l’anno, un costo che a molti sembra ragionevole ma che in tantissimi paesi nel mondo rappresenta una barriera insuperabile. Custodire il nostro denaro su un wallet bitcoin, invece, costa praticamente zero, così come movimentarlo richiede commissioni irrisorie e non ci sono barriere d’ingresso di nessun tipo per iniziare ad usare bitcoin.
Altro aspetto non da sottovalutare è che molte persone si trovano con i conti bloccati (magari a causa di un protesto) e questo rappresenta un problema enorme; lavorare per una grande azienda, ad esempio, se non si dispone di un conto corrente è praticamente impossibile, io stesso nella mia carriera ho visto tantissime persone dover rinunciare ad offerte di lavoro perché l’azienda non avrebbe potuto saldare i salari con un assegno (e ancor meno in contanti). Oltre a rendere l’accesso ai servizi bancari privo di barriere e meno oneroso, poi, bitcoin garantisce alti standard in termini di privacy agli utenti; contrariamente a quello che si può leggere sui giornali la privacy dei dati finanziari è un nostro diritto e il fatto che venga lesa con la scusa di evitare fenomeni come l’evasione non significa che la privacy sia qualcosa che interessa solo ai criminali. Immaginiamo, ad esempio, un cittadino di un paese finito nella blacklist internazionale che, essendo emigrato, voglia inviare del denaro alla propria famiglia; è possibile che a causa delle sanzioni previste dalla comunità internazionale le banche gli impediscano di inviare denaro nel paese e, peggio ancora, potrebbe rischiare di vedersi bollato come finanziatore del terrorismo solo per avere inviato denaro a un parente. Quello che ho appena descritto, ovviamente, è un caso limite, ma il problema riguarda anche i cittadini italiani; con le nuove regole antiriciclaggio e antievasione, ad esempio, le persone comuni sono costrette a dover dimostrare come spendono il denaro in contante che prelevano presso i bancomat. In caso di accertamento, quindi, potrebbe capitare che vi si chieda conto di come avete speso 2000€ prelevati al bancomat; a quel punto non importa che voi abbiate usato quel denaro in maniera lecita, perché con l’inversione dell’onere della prova non sono le autorità a dover dimostrare che c’è stato un reato ma è il cittadino a dover dimostrare di non averlo commesso. Il problema è che magari tra quel prelievo e il successivo accertamento sono trascorsi anni, per cui non è infrequente che una persona, soprattutto se poco informata, non sia più in condizioni di dimostrare di aver speso quel denaro in maniera lecita, semplicemente perché magari ha gettato via le ricevute.
La privacy è sempre importante, qualunque tipo di privacy, inclusa anche quella relativa a come usiamo il nostro denaro; attualmente c’è una narrazione mediatica secondo la quale solo chi ha qualcosa da nascondere si preoccupa della privacy delle proprie transazioni, ma la verità è che a qualunque cittadino onesto può capitare di finire impigliato nella rete dei controlli e trovarsi impossibilitato a dimostrare di non aver commesso alcun illecito. Ci sono poi altri aspetti che rendono bitcoin estremamente utile, ad esempio chi viaggia spesso in giro per il mondo può contare su una moneta accettata ovunque e non è costretto a pagare commissioni ai cambia valute. Un altro aspetto che rende bitcoin utilissimo per le persone comuni è la possibilità di proteggersi dalla svalutazione; mentre le valute fiat finiscono inevitabilmente col perdere potere d’acquisto in un arco di tempo abbastanza lungo, come effetto delle politiche monetarie dei paesi, bitcoin si comporta in maniera sostanzialmente opposta, rivalutandosi continuamente. Se oggi io depositassi 1000€ su un libretto di risparmio da qui a 30 anni il valore di quei 1000€ sarà molto inferiore a quello attuale, avrò perso, in altre parole, potere d’acquisto; al contrario depositando 1000€ in bitcoin su un wallet da qui a 30 anni posso essere sicuro che il mio denaro si sarà apprezzato e che quei mille euro in bitcoin che ho messo da porta varranno molto di più di quanto valevano 30 anni prima. Non esiste, infatti, ne mai esisterà, una valuta fiat capace di rivalutarsi in un arco di tempo mediamente lungo; persino il dollaro, per intenderci, che è una moneta tra le più solide, la valuta con la quale si regolano gli scambi internazionali, in appena 50 anni ha visto precipitare il proprio valore. Inoltre, per concludere, bitcoin non andrebbe concepito solo come una moneta ma anche, e forse soprattutto, come un’infrastruttura; la stessa rete che oggi usiamo per registrare le transazioni BTC può essere usata per costruirci sopra qualunque tipo di servizio e di strumento, ed è questa la più grande utilità di bitcoin.
Si tratta di un’infrastruttura decentralizzata che permetterà in futuro di realizzare strumenti che oggi ancora non riusciamo nemmeno a immaginare ma che un domani utilizzeremo in maniera quotidiana; la rete bitcoin è come un’autostrada che unisce tutti i paesi del mondo e che rende possibile accedere alle informazioni da qualunque parte del mondo in maniera sicura ed essendo certi che quelle informazioni non possono essere ne manipolate ne modificate in maniera fraudolenta. Abituiamoci, quindi, a iniziare a concepire bitcoin non solo come una moneta ma come un’infrastruttura strategica che viene messa gratuitamente a disposizione di chiunque; è proprio la rete, per concludere, ad essere l’aspetto più importante di bitcoin e ciò che lo rende così utile.
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