Criptovalute: gli USA passano all’intimidazione e libra sembra ormai destinata sempre più ad arenarsi

Come ripeto da mesi ci sono profonde differenze tra le criptovalute centralizzate e quelle decentralizzate; il fatto che i governi non siano riusciti ad arginare l’ascesa di bitcoin non dipende dal fatto che abbiano le mani legate ma semplicemente dalla natura decentralizzata della moneta che gli impedisce di trovare un punto debole da attaccare. Questa caratteristica non è propria del progetto di facebook, per cui a chi comprende le implicazioni politiche dietro il lancio di una nuova moneta è parso immediatamente chiaro che Zuckerberg non avrebbe avuto vita facile; la cosa inizia a diventare evidente, dopo tante parole, infatti, stiamo lentamente iniziando a passare ai fatti ed il governo USA ha iniziato a praticare l’intimidazione come arma per stoppare libra sul nascere. Chiunque con un minimo di cervello, quindi, consiglierebbe alle aziende coinvolte di sfilarsi ora prima che il governo statunitense decida di impugnare la clava ed iniziare a menare fendenti a desta e a manca. Con un articolo pubblicato oggi da Bloomberg, infatti, scopriamo che due senatori americani hanno inviato una lettera tre delle maggiori aziende coinvolte in libra e precisamente Visa, Mastercard e Stripe; secondo quanto si apprende i due politici hanno invitato le aziende a valutare con maggiore accuratezza le implicazioni di carattere normativo relative al loro coinvolgimento in Libra. In uno stralcio della lettera, pubblicato da diversi siti online, è citato il passaggio conclusivo di questa missiva, nel quale si può leggere che:

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Attualmente Facebook sta lottando per affrontare enormi problemi, come violazioni della privacy, disinformazione, interferenze elettorali, discriminazione e frodi, e non ha dimostrato la capacità di tenere sotto controllo questi fallimenti. […] Dovreste essere preoccupati che eventuali punti deboli nella gestione dei rischi di Facebook si trasmettano anche a voi e rendervi conto che potreste non essere in grado di mitigarli efficacemente”

Che cosa significa esattamente questo? Per capirlo dobbiamo prendere visione di un’altra dichiarazione, attraverso la quale i due senatori rilevano che:

“Il Congresso, i regolatori finanziari e le potenziali società membri della libra association hanno faticato ad ottenere sufficienti dettagli da Facebook sui rischi che questa moneta può comportare, tra cui la promozione di finanziamenti criminali e terroristici, la destabilizzazione del sistema finanziario globale, l’interferenza con la politica monetaria o l’esposizione dei consumatori a rischi attualmente limitati agli investitori accreditati “

Insomma, l’intimidazione appare chiara, qualora libra finisse in qualunque modo coinvolta in uno scandalo relativo ad usi illeciti della moneta a farne le spese sarebbero anche le aziende coinvolte nella Libra Association. Tali affermazioni appaiono chiaramente delle velate intimidazioni per il semplice fatto che non è così che funziona; se le cose funzionassero così, portando alle estreme conseguenze questo modo di ragionare, qualora dei terroristi venissero finanziati in dollari dovremmo considerare forse il governo americano coinvolto? Se chi controlla uno strumento è anche responsabile dell’uso che terzi fanno di quello strumento allora i produttori di armi dovrebbero essere direttamente chiamati a rispondere di ogni singola sparatoria di massa avvenuta negli USA negli ultimi anni. Lungi da me difendere libra, anche perché chi ci segue abitualmente sa bene che considero questo progetto destinato a fallire, ma il modo in cui i due senatori americani pongono la questione è francamente ridicolo. Bloomberg ha chiaramente invitato le aziende coinvolte a rilasciare dei commenti sull’accaduto ma ne MasterCard ne Visa hanno voluto esprimersi in proposito; anche questo dimostra come la lettera inviata abbia un contenuto velatamente intimidatorio, non fosse così le due aziende non avrebbero avuto alcun problema a rilasciare una dichiarazione alla stampa. Insomma, libra non è bitcoin e, a differenza di BTC, risulta facile da aggredire per qualunque governo, una valutazione che evidentemente Zuckerberg ha mancato di fare o alla quale non ha dato la giusta rilevanza; è stato un errore madornale presentare il progetto al mondo senza prima aver cercato un coordinamento con le istituzioni dei principali paesi, un errore che oggi sta minando pesantemente le possibilità che libra venga mai fisicamente emessa.

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