Chi mi segue sui social sa che parlo spesso di decred, tuttavia anche qui su ValuteVirtuali ci siamo occupati in diverse occasioni di questa moneta, senza mai fare mistero del fatto che la consideriamo una delle più interessanti sul mercato. Contrariamente a quello che sostengono i massimalisti bitcoin (che stanno diventando sempre più una piaga di cui dovremmo liberarci, ma magari ne parleremo meglio in un altro articolo) non solo è ingeneroso definire decred un clone di bitcoin, oserei dire proprio assurdo, ma è folle anche solo pensare che un progetto del genere non riuscirà a sopravvivere alla prova del tempo.
Decred annuncia nuove funzionalità per la privacy
Decred ha tutte le carte in regola per rappresentare un ottimo investimento a lungo termine, una comunità abbastanza estesa e fidelizzata, una piattaforma abbastanza semplice da usare, è l’unica ad aver adottato un approccio ibrido POW/POS che permette a tutti di fare mining riducendo sensibilmente i consumi elettrici, ha implementato un sistema di governance decentralizzata che io trovo semplicemente fantastico, i suoi sviluppatori sono stati i primi a realizzare un atomic swap e, adesso, ecco che, come comunicato ufficialmente un paio di giorni fa, hanno anche implementato una serie di funzionalità per consentire agli utenti che lo desiderano di migliorare sensibilmente la privacy delle loro transazioni.
Insomma, se non si fosse capito, credo che intorno a decred circolino alcuni degli sviluppatori più capaci e talentuosi della comunità; Jake Yocom-Piatt, co-fondatore e responsabile del progetto di Decred, non senza una certa classe a mio parere, ha voluto in qualche modo evidenziare proprio questo aspetto nel momento in cui ha dichiarato che il team ha lavorato con tutta calma a queste nuove implementazioni sulla privacy, sin dal 2017, riuscendo in un paio di anni a comprimere il codice necessario a regolare il tutto in appena qualche centinaio di righe laddove, invece, progetti diversi per implementare le stesse funzionalità hanno dovuto scrivere anche decine di migliaia di righe di codice cosa che, come chiunque può comprendere, complica di molto le cose a chi poi quel codice desidera andarselo a studiare.
C’è da dire che il mercato non ha accolto la notizia col favore che mi sarei aspettato, il prezzo di decred, infatti, sta continuando a soffrire, ma bisogna anche considerare che è tutto il mercato delle altcoin ad essere in sofferenza, per cui a prescindere da quanto siano importanti determinate notizie in questo momento la spinta degli orsi è troppo forte per poter essere arginata da una semplice news. La sensazione, in ogni caso, è che con la fine dell’estate le cose dovrebbero migliorare e in autunno ci sono buone probabilità di riuscire finalmente a vedere alcune delle principali altcoin tornare a testare i massimi storici, per cui armiamoci di pazienza e iniziamo a tenere d’occhio decred con maggiore frequenza perché è una di quelle monete che ha tutte le carte in regola per uscire dall’attuale spirale ribassista, a differenza di molti altri progetti che sembrano invece destinati a non sopravvivere alla prova del tempo.
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