Non succedeva da più di un anno, ma nella giornata di venerdì 28 Giugno, così come certificato da Etherscan, il volume di transazioni quotidiane registrate dalla rete ETH è tornato a toccare quota 1mln di transazioni registrate; siamo ancora lontani dall’ultimo picco, registrato a gennaio dello scorso anno con poco meno di 1.350.000 transazioni e molto lontani dal record storico di 115mln di transazioni processate dalla rete ma si tratta comunque di una nota positiva che certifica come, aldilà del prezzo, della concorrenza e di altre criticità che stanno emergendo per quanto riguarda il progetto creato da Vitalik, la rete ethereum è viva e vegeta.
Ethereum: Le transazioni toccano il milione
A questi dati si aggiungono quelli relativi al mercato delle Dapp, per il quale ethereum rimane ancora oggi la piattaforma leader del mercato e quelli relativi alla creazione di stablecoin per le quali ethereum è la piattaforma prescelta dal 50% dei progetti. Questi dati dimostrano che parliamo di una rete ancora solida, che per adesso è stata scarsamente colpita dal proliferare di nuove piattaforme concorrenti, capace di sfruttare appieno il vantaggio competitivo rappresentato dall’anzianità di servizio; questo è tutto vero per il presente, nel lungo periodo, invece, la situazione è di più difficile lettura. Vero che gli sviluppatori ethereum stanno lavorando duramente per migliorare la piattaforma, aumentare la scalabilità e renderla maggiormente competitiva, altrettanto vero, però, che le piattaforme concorrenti hanno fatto un ottimo lavoro e che la nuova leva di sviluppatori si sta orientando sempre più ad ignorare ethereum in favore di TRON, WAVES, ARDR ed altri servizi simili.
La partita, quindi, è tutt’altro che chiusa e l’ascesa della concorrenza potrebbe limitare di molto la crescita di ethereum, il che non significa che questa rete sia destinata a collassare, ma che potrebbe avere una frenata importante nei prossimi anni; a questo punto diventa cruciale, tra le altre cose, il passaggio al protocollo POS che dovrebbe essere concluso entro il 2020 e potrebbe restituire un vantaggio competitivo importante alla creatura di Vitalik in termini di costi delle commissioni e scalabilità. Il tempo ci dirà come andranno a finire le cose, per adesso possiamo dire che la guerra tra ethereum e le piattaforme che sono sue concorrenti è una delle battaglie più affascinanti, ed aperte anche, tra le tante che si combattono nel mondo delle criptovalute.
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