Nelle ultime due settimane molti autorevoli analisti sono intervenuti pubblicamente per sostenere che, con ogni probabilità, il trend ribassista di bitcoin si è esaurito toccando il fondo a quota 3000$; a supportare ulteriormente questa tesi un nuovo report diffuso da binance che si basa sull’analisi storica dell’andamento del prezzo e sulla correlazione tra BTC e altcoin (la così detta “dominanza). Il report, affidato a Binance Research, ha esaminato vari fenomeni e tendenze all’interno dei mercati delle criptovalute a partire proprio dalla correlazione tra i prezzi di Bitcoin e altcoin nel periodo che va dal 2014 al 2019; una delle prime cose che vengono messe in evidenza è che nel mese di marzo, osservando le serie storica, l’attuale trend bearish è diventato ufficialmente il più lungo nella storia di BTC.
Fine del bear market per i Bitcoin
Alla luce di tutte queste evidenze, come si può leggere nell’analisi prodotta da Binance Research, diventa sempre più probabile che il crollo che ha portato bitcoin in zona 3000 dollari sia anche coinciso con un’inversione del trend, ponendo quindi quella soglia come il nuovo minimo per la regina delle criptovalute; questo, in altre parole, significherebbe che non vedremo mai più bitcoin scendere al di sotto di questo importo. Un altro dato interessante che emerge dalla lettura di questo report riguarda i soggetti che attualmente detengono bitcoin; secondo binance solo il 7% delle scorte in circolazione sarebbe attualmente in mano a investitori istituzionali.
Si tratta di una percentuale abbastanza bassa, che ci aiuta a comprendere come l’afflusso di grandi capitali provenienti da banche, istituzioni, etc. sia ancora ridotto all’osso e sarà, come molti affermano, probabilmente proprio l’afflusso di questa liquidità a scatenare il prossimo bull run. Quello che dobbiamo considerare è che siamo a ridosso di una nuova crisi economica mondiale, che probabilmente coinvolgerà anche il debito sovrano e questo, unitamente all’incrinato clima di fiducia sullo scenario internazionale, potrebbe portare molti paesi e molte istituzioni finanziarie ad investire pesantemente nelle criptovalute, per diversificare i loro portafogli ed arginare il rischio correlato a un eventuale crollo dei mercati internazionali.
Insomma, questo sembra essere veramente il momento giusto per tornare ad accumulare bitcoin a mani basse, senza preoccuparsi troppo delle oscillazioni del prezzo, limitandosi semplicemente ad aspettare che parta il prossimo bull run; se la storia (come spesso succede sui mercati) si dovesse ripetere uguale a se stessa, ci saranno enormi opportunità di profitto e, alla luce della quotazione attuale, chi ha investito in Bitcoin nel corso degli ultimi due mesi potrebbe facilmente veder decuplicato il proprio investimento nel giro di massimo un paio d’anni.
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