Tra le domande più ricorrenti che genitori e studenti fanno prima di iscriversi all’università rientra quella ci quale potrebbe essere il percorso di studi con le migliori prospettive e sbocchi professionali. Qualcuno risponderà biotecnologie, altri robotica, altri ancora analisti di Big Data, ma ancora in pochi indicano il mondo della crittografia e delle criptovalute come un percorso di studio sul quale puntare.
Un recente sondaggio condotto da uno dei più importanti exchange del mondo (Coinbase) tra gli studenti e le università più importanti del mondo ha prodotto risultati sorprendenti che sembrano rilanciare le prospettive future delle cryptocurrency e dare una seppur parziale risposta ai dubbi di genitori e ragazzi.
Vediamo i punti chiave di questo sondaggio che potete scaricare in modo completo a questo link https://blog.coinbase.com/the-rise-of-crypto-in-higher-education-81b648c2466f
Il 42% delle 50 più importanti università al mondo offre fin da ora almeno un corso su criptovalute o blockchain. Il 22% addirittura più di uno. I nomi che vediamo riportati nel grafico sottostante sono un segnale di vitalità che va ben oltre quei corsi online che alcune piccole e specializzate realtà (Udemy, Coursera, edX e Udacity) offrono da qualche tempo.
Stanford guida la classifica con ben 10 percorsi di studio dedicati seguita dalla Cornell University con 9 corsi. L’aspetto interessante che ha rivelato Coinbase è che questi corsi non riscuotono interesse solo all’interno dei percorsi accademici di informatica, matematica e scienze (l’81% dei corsi si posiziona qui) ma anche dei dipartimenti di finanza e legge (15%) e persino antropologia, storia e scienze sociali (4%).
La metà delle università analizzate offre almeno un corso di crittografia, la creazione e la gestione dei codici ed una formazione tecnica di base su blockchain e criptovalute.
Già questo ci fa capire come nei prossimi anni la tecnologia blockchain avrà impatti trasversali su tante discipline.
Altro elemento interessante emerso dal sondaggio quello relativo alla conoscenza del fenomeno criptovalute tra gli studenti.
Il 17% degli intervistati si considera abbastanza preparato sulla materia, mentre il 18% degli studenti ha dichiarato di possedere o aver posseduto criptovalute, il doppio del tasso di possesso della popolazione generale.
Il 9% ha già frequentato corsi specialistici
Il 9% degli intervistati ha già frequentato corsi specialistici, ma ben un quarto degli studenti si è detto molto interessato a frequentare un corso universitario su criptovalute e blockchain. Se solo le università dovessero decidere di puntare con maggiore decisione su questi percorsi di studio l’interesse della domanda non sembra mancare. La crittografia sembra proprio destinata ad occupare nei prossimi anni posizioni di rilievo all’interno delle proposte accademiche delle più importanti università del mondo.
Se agli studenti questo articolo dovrebbe interessare e non poco, anche coloro che vogliono diventare docenti non dovrebbero ignorare le tante porte che si apriranno in futuro all’interno di un mondo accademico sempre piuttosto lento nell’accettare cambiamenti epocali ma che dovrà fare i conti con una carenza di figure specialistiche.
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