Le due Authority principali in materia di regolamentazione finanziaria USA, ovvero la SEC (Securities and Exchange Commission) e la CFTC (Commodity Futures Trading Commission), stanno affrontando il processo di regolamentazione delle criptovalute e sono state chiamate, nella giornata di martedì, dal Senato USA per un’audizione.
Il risultato dell’audizione è stato ritenuto moderatamente rialzista dagli investitori ed ha probabilmente contribuito al rimbalzo di prezzo del Bitcoin che, dopo esser sceso sotto quota $6000, è tornato sopra ai $7000.
Hanno preso parte all’audizione i due presidenti della SEC e CFTC, rispettivamente Jay Clayton e Christopher Giancarlo. Essi hanno chiarito al Senato cosa può essere regolato ma anche quello che dovrebbe essere regolato e come, sempre nell’ambito delle criptovalute, distinguendo l’ecosistema in 3 parti fondamentali: le criptovalute, le ICO e la blockchain.
Mentre Clayton ha mantenuto un profilo più ufficiale riferendosi spesso al problema delle frodi sulle ICO, Giancarlo è risultato essere piuttosto entusiasta nei confronti di questo nuovo ed emergente mercato.
Ecco alcune delle principali domande che sono state poste ai due presidenti dal Senato USA.
Il valore intrinseco delle criptovalute
Giancarlo ha difeso il valore del Bitcoin, spiegando il processo di mining e come si correla con il prezzo. Clayton ha invece affermato che sebbene molte persone vedano dei benefici nelle criptovalute questi non si sono ancora manifestati nel mercato. In essenza, Clayton è più diffidente riguardo l’utilità delle criptovalute come valore di scambio, anche a causa dell’estrema volatilità dei prezzi che rende difficile le transazioni.
I vantaggi del mercato dei Futures su Bitcoin
Giancarlo ha sottolineato come, grazie ai Futures, adesso la CFTC può avere dati di cui prima non era in possesso e monitorare le eventuali frodi e manipolazioni.
Problemi riguardanti il rapporto tra consumatori e le piattaforme di trading
Su questa materia, entrambi i presidenti si sono rivelati preoccupati a causa della natura stessa degli exchanges. Soprattutto riguardo al fatto che gli exchanges possano spingere i consumatori a credere che essi siano, in qualche modo, regolati. Giancarlo in particolare ha tenuto a ribadire che CFTC non regola le decine di piattaforme di trading su criptovalute che operano nel mercato USA o su quello estero. Anche Clayton ha detto che molti investitori vedono queste piattaforme ed assumono che siano regolate, quando invece non è così.
Sullo sforzo regolamentatorio
Quando il Senatore Mark Warner, che evidentemente tra i senatori era quello con più dimestichezza sulla materia, ha chiesto uno sforzo più coordinato in materia di regolamentazione, entrambi i presidenti hanno accolto velocemente la richiesta. Inoltre Warner ha espresso una visione ottimistica riguardo il potenziale delle criptovalute e della blockchain paragonandole a quello che poteva essere il wireless qualche anno fa.
In conclusione, sebbene con le dovute cautele e preoccupazioni, l’audizione si è rivelata tutt’altro che apocalittica come potevano temere alcuni investitori. Si sono infatti poste le basi per definire un approccio comune alla regolamentazione negli USA dal quale, presumiamo, possa scaturire un piano per una progressiva introduzione delle valute virtuali, e della loro tecnologia, alle masse.
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