Solana conferma il suo ruolo di protagonista tra le altcoin grazie ai continui afflussi registrati negli ETF spot e all’ingresso di grandi istituzioni finanziarie come Rothschild e PNC.

Solana ETF: dieci giorni di afflussi positivi
Gli ETF spot su Solana (SOL) negli Stati Uniti hanno registrato il decimo giorno consecutivo di afflussi netti nella giornata di lunedì, segnalando un crescente interesse da parte degli investitori istituzionali.
Gli afflussi complessivi ammontano a 6,78 milioni di dollari, con il Bitwise Solana ETF (BSOL) che guida con 5,92 milioni, seguito dal Grayscale Solana ETF (GSOL) con 854.480 dollari.
Dal loro lancio il 28 ottobre, i due fondi hanno attirato oltre 342,48 milioni di dollari in afflussi netti, mantenendo un andamento positivo quasi ininterrotto. Anche se il dato di lunedì rappresenta il livello giornaliero più basso dall’esordio, gli analisti sottolineano che la continuità degli investimenti dimostra una fiducia strutturale nel lungo termine.
Rothschild e PNC entrano nel mercato
Un ulteriore segnale di maturazione arriva dalle recenti dichiarazioni di partecipazione di due giganti finanziari, Rothschild Investment e PNC Financial Services, che hanno rivelato di detenere quote del Volatility Shares Solana ETF (SOLZ).
Rothschild Investment, che gestisce circa 1,5 miliardi di dollari in asset, possiede 6.000 azioni di SOLZ, per un valore di 132.720 dollari, confermando la propria fiducia nelle prospettive di crescita di Solana. PNC Financial Services, con 569 miliardi di dollari in asset, ha invece acquistato 1.453 azioni per un valore di 32.140 dollari.
Queste partecipazioni segnano un punto di svolta per l’adozione istituzionale di Solana, poiché dimostrano come anche i colossi della finanza tradizionale stiano diversificando le proprie esposizioni verso asset digitali alternativi a Bitcoin ed Ethereum. Secondo gli analisti, l’ingresso di istituzioni di questo calibro rafforza la legittimità di Solana come infrastruttura blockchain di nuova generazione.
Bitwise e Grayscale guidano la crescita
Tra i fondi più performanti spicca il Bitwise Solana Staking ETF (BSOL), che ha accumulato 323 milioni di dollari in due settimane, rappresentando la maggior parte dei flussi totali nel segmento Solana. Il Grayscale Solana ETF (GSOL) segue con dati più modesti ma comunque costanti, contribuendo alla solidità complessiva del settore.
Gli analisti definiscono gli ETF Solana come un “high-beta play” rispetto ai più consolidati fondi su Bitcoin ed Ethereum, strumenti con maggiore volatilità ma potenzialmente rendimenti superiori e una diversificazione più ampia. Secondo Nick Ruck di LVRG Research, questa categoria di ETF sta attirando capitali in cerca di esposizione a una blockchain ad alte prestazioni, capace di unire scalabilità, velocità e innovazione nell’ambito DeFi e NFT.
Prospettive di prezzo per Solana (SOL)
Il prezzo di Solana (SOL) si è mosso in modo costante nelle ultime 24 ore, registrando un lieve calo dell’1% a 160 dollari, dopo una settimana di forte volatilità. Tuttavia, sul piano tecnico, il grafico mostra segnali incoraggianti.
Il token si mantiene sopra la media mobile a 100 ore e sta formando un canale ascendente con resistenza a 175 dollari. Un breakout sopra questa soglia potrebbe aprire la strada verso 188 dollari, e successivamente verso 202 e 220 dollari, secondo l’analista Aayush Jindal. Il supporto principale resta tra 162 e 165 dollari, con la MACD in zona positiva e l’RSI sopra 50, indicando che il momentum resta moderatamente rialzista.
In parallelo, l’open interest sui Futures SOL è aumentato del 3%, raggiungendo 7,8 miliardi di dollari, segnale di una crescente attività speculativa e di fiducia nel medio termine.
PepeNode: il modello “mine-to-earn” su ETH
Intanto all’interno del settore meme coin, il nuovo progetto PepeNode ($PEPE) si distingue per un approccio rivoluzionario che introduce il mining decentralizzato. Il progetto introduce un sistema mine-to-earn che consente agli utenti di acquistare Miner Nodes all’interno di un server virtuale personalizzabile, potenziando la propria hashpower attraverso upgrade on-chain, in modo da ottenere popolari meme coin come ricompensa.
Ogni miglioramento comporta il burning del 70% dei token spesi, creando un forte meccanismo deflazionistico che riduce progressivamente l’offerta circolante del token $PEPENODE. Il token nativo alimenta l’intero ecosistema, supportando mining, staking con rendimento annuo del 610%, burning, referral e governance.
La piattaforma offre inoltre una dashboard in tempo reale, leaderboard competitive, sistemi anti-bot e meccanismi di ricompensa studiati per favorire la partecipazione della community.
La roadmap di PepeNode prevede anche l’introduzione di upgrade NFT, campagne con influencer e una continua espansione nel mondo web3. La prevendita è attualmente in corso sul sito ufficiale, al prezzo di 0,00115 dollari, dove ha già raccolto oltre 2,1 milioni di dollari attirando l’attenzione degli investitori interessati alla categoria virale delle meme coin.
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