Quando alla Casa Bianca è stato annunciato il pacchetto di “Liberation Day” con dazi straordinari su tutte le principali nazioni commerciali, molti analisti hanno previsto turbolenze per il mercato crypto e una fuga di capitali verso Bitcoin come bene rifugio. Ma, a distanza di oltre quattro mesi, i numeri raccontano tutt’altra storia: il vero vincitore di questo scenario è Ethereum, con una crescita impressionante del 144% da aprile a inizio agosto.
La performance delle principali criptovalute dopo i dazi
Analizzando i dati dal 1° aprile al 1° agosto 2025, Ethereum emerge nettamente come leader, lasciando indietro tutti gli altri asset digitali. Ecco il confronto:
- Ethereum (ETH): +144%
- Sui (SUI): +70%
- XRP (XRP): +56%
- Bitcoin (BTC): +39%
- Solana (SOL): +37%
- Dogecoin (DOGE): +37%
- Cardano (ADA): +25%
Il dato colpisce: Ethereum ha più che raddoppiato le performance del suo inseguitore diretto e ha surclassato Bitcoin, che pur rimanendo il riferimento del settore, è stato battuto da diversi altcoin.
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Cosa significa davvero questo trend
Ad aprile, la prima reazione del mercato all’annuncio dei dazi era stata quella di rifugiarsi nel Bitcoin, seguendo il vecchio schema “bene sicuro in tempi di incertezza”. Oggi però, quel ragionamento appare limitato.
Da una parte, i dati dimostrano che i dazi non hanno frenato le criptovalute; anzi, Ethereum ne ha tratto un vantaggio straordinario. Dall’altra, il primato di Bitcoin come “scelta obbligata” in momenti di tensione è messo in discussione, con diversi altcoin capaci di ottenere performance migliori.
Naturalmente, quattro mesi non bastano per definire una tendenza stabile, ma la dinamica è chiara: gli investitori stanno guardando oltre Bitcoin.
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I fattori che spingono Ethereum
Il boom di Ethereum non è frutto solo di condizioni macroeconomiche favorevoli. Un ruolo determinante lo sta giocando la crescita delle Ethereum treasury companies, realtà che raccolgono capitali dagli investitori per acquistare e detenere ETH come asset strategico.
Negli ultimi mesi, aziende come SharpLink Gaming e Bitmine Immersion Technologies hanno cambiato radicalmente modello di business per concentrarsi su Ethereum. Quest’ultima, in particolare, è passata dall’estrazione di Bitcoin alla gestione di riserve in ETH, una mossa che molti interpretano come segnale di profondo cambiamento nel sentiment di mercato.
Cosa aspettarsi nei prossimi mesi
Sebbene Ethereum abbia staccato nettamente Bitcoin in questa fase, storicamente i due asset tendono a muoversi in modo correlato. È probabile quindi che nel resto del 2025 le performance possano avvicinarsi. Tuttavia, il rally degli ultimi quattro mesi ha già consacrato Ethereum come uno dei candidati più forti al titolo di criptovaluta dell’anno.
Con un +144% in un contesto economico sfidante e un crescente interesse istituzionale, Ethereum non è più solo “l’eterna seconda” del mercato: oggi è l’esempio di come gli altcoin possano diventare protagonisti anche nei momenti di incertezza geopolitica ed economica.
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