Nato nel 2013 come parodia del Bitcoin, Dogecoin ha percorso una strada sorprendente, passando da un valore iniziale di appena 0,0002 dollari a un massimo storico di 0,74 dollari nel maggio 2021. Oggi il prezzo si aggira intorno ai 0,21 dollari, ma gli analisti più ottimisti ritengono che nei prossimi 12 mesi possa raddoppiare fino a 0,40 dollari.
Un’ipotesi ambiziosa ma non irrealistica, supportata da cinque motivi concreti.
1. ETF spot su Dogecoin in arrivo
All’inizio dell’anno diversi colossi del settore crypto, tra cui Grayscale, Bitwise e 21Shares, hanno presentato alla SEC le richieste per lanciare ETF spot legati al prezzo di Dogecoin.
Se approvati, questi strumenti finanziari potrebbero attirare nuovi investitori istituzionali e retail, aumentando la domanda e rafforzando la legittimazione della criptovaluta, seguendo lo stesso percorso già visto per Bitcoin ed Ethereum.
2. Politiche pro-crypto della nuova amministrazione USA
La nuova linea politica americana si mostra favorevole alle criptovalute, con iniziative come la creazione di una Strategic Bitcoin Reserve e di una U.S. Digital Asset Stockpile. L’arrivo di Paul Atkins, noto sostenitore del settore, alla guida della SEC potrebbe accelerare l’approvazione degli ETF su Dogecoin.
Inoltre, eventuali tagli dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve potrebbero stimolare un ritorno degli investitori verso asset più rischiosi, tra cui le criptovalute.
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3. Forza dei social e delle celebrità
Dogecoin deve gran parte del suo successo iniziale all’hype generato da personaggi come Elon Musk, Mark Cuban e Snoop Dogg.
Musk, in particolare, ha spesso influenzato il prezzo con i suoi tweet, ha introdotto i pagamenti in Dogecoin su Tesla nel 2021 e recentemente la piattaforma X (ex Twitter) ha integrato i pagamenti in DOGE.
A questo si aggiunge una comunità enorme: 2,7 milioni di iscritti su Reddit e oltre 11 miliardi di visualizzazioni su TikTok, una base pronta a far esplodere il prezzo alla prima notizia positiva.
4. Evoluzione dell’ecosistema di sviluppo
Sebbene Dogecoin utilizzi ancora il Proof-of-Work e non abbia un limite massimo di token (circa 150 miliardi in circolazione), negli ultimi tempi si stanno aprendo nuove prospettive.
L’integrazione con una blockchain Layer 2 basata su Polygon potrebbe finalmente consentire lo sviluppo di applicazioni decentralizzate (dApp) e asset collegati a Dogecoin, ampliandone l’utilità e il potenziale di crescita.
5. Accumulo da parte delle “balene”
Negli ultimi mesi i grandi investitori, noti come whale, hanno incrementato l’acquisto di Dogecoin, segnale di fiducia per il futuro.
Se a questo trend si sommano possibili ETF approvati, politiche monetarie favorevoli, sostegno di Musk e sviluppo tecnologico, il quadro appare ancora più promettente.
Dogecoin quindi ha già dimostrato di poter sorprendere il mercato, raggiungendo in passato picchi ben più alti dell’attuale quotazione. Se le condizioni sopra descritte si concretizzeranno, raggiungere quota 0,40 dollari entro un anno non solo è possibile, ma potrebbe rivelarsi un obiettivo prudente.
Non è detto che sia la scelta migliore per un investimento di lungo termine, ma per chi punta sul breve periodo potrebbe esserci un’occasione da non sottovalutare.
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