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Svolta per le aziende cripto, la FED elimina il “rischio reputazionale” 

La rimozione del “rischio reputazionale” da parte della Federal Reserve segna un punto di svolta per il settore cripto negli Stati Uniti e potrebbe avere ripercussioni globali. 

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La Federal Reserve cambia rotta

La Federal Reserve degli Stati Uniti ha annunciato una svolta storica nella sua politica di supervisione bancaria, ovvero non considererà più il “rischio reputazionale” come criterio nella valutazione delle attività bancarie. Una decisione che arriva dopo anni di critiche da parte dell’industria cripto, che aveva accusato le autorità di usare tale criterio come strumento per escludere le aziende blockchain dal sistema finanziario. Il “reputational risk” era infatti stato al centro dell’operazione non ufficiale nota come “Operation Chokepoint 2.0“, durante la quale più di 30 aziende tecnologiche e cripto si erano viste negare l’accesso ai servizi bancari.

Con questa mossa, la Fed mira a rendere il processo di supervisione più trasparente e focalizzato su rischi concreti. La rimozione del rischio reputazionale dai materiali di vigilanza sarà accompagnata da una revisione completa della formazione degli esaminatori, che dovranno basarsi su criteri più oggettivi e legati alla gestione reale del rischio finanziario. 

La decisione è stata accolta con entusiasmo da figure di spicco del settore. La senatrice Cynthia Lummis ha dichiarato che le politiche basate sul rischio reputazionale hanno contribuito a “distruggere” numerose imprese americane attive con Bitcoin e asset digitali, definendo la mossa della Fed “una vittoria”. Anche Rob Nichols, CEO dell’American Bankers Association, ha elogiato il cambiamento, sottolineando come finalmente le banche potranno prendere decisioni sulla base di un’effettiva gestione del rischio e non di considerazioni soggettive dei regolatori.

Un contesto più aperto: altre agenzie seguono l’esempio

Non solo la Fed, ma anche altri enti regolatori stanno allentando la stretta sull’industria cripto. A maggio, l’Office of the Comptroller of the Currency (OCC) ha autorizzato le banche sotto la sua giurisdizione a negoziare criptovalute per conto dei clienti e a delegare alcune attività cripto a terzi. In parallelo, la Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC) ha chiarito che le banche possono ora intraprendere attività legate alle criptovalute senza necessità di approvazione preventiva. Un cambiamento radicale rispetto alla chiusura istituzionale che aveva seguito il crollo delle banche cripto-friendly nel 2023.

Texas: lanciata la prima riserva pubblica di Bitcoin

La nuova apertura normativa sembra aver incoraggiato anche gli enti pubblici. Il Texas è diventato il primo stato a creare una riserva pubblica di Bitcoin, allocando ben 10 milioni di dollari per l’acquisto della criptovaluta. Il fondo sarà gestito separatamente dal tesoro statale, rafforzando l’identità del Texas come stato pro-cripto. Secondo il rappresentante Giovanni Capriglione, si tratta di un’iniziativa “lungimirante” volta a rafforzare l’economia statale grazie agli asset digitali.

Il fenomeno delle riserve cripto non si limita agli Stati Uniti. Sequans Communications, azienda francese quotata al Nasdaq e specializzata in semiconduttori, ha annunciato la creazione di una propria riserva di Bitcoin, raccogliendo 384 milioni di dollari tramite un’emissione privata. Il CEO Georges Karam ha espresso una “forte convinzione” nel valore a lungo termine di Bitcoin, evidenziando come la strategia miri a rafforzare la posizione finanziaria dell’azienda nel tempo. Con questa mossa, Sequans si allinea ad altri colossi come MicroStrategy e Tesla, che in passato hanno scelto BTC come asset di riserva.

BTC Bull Token: la meme coin che cresce su BTC

In questo panorama di aperture regolatorie e crescente fiducia istituzionale in Bitcoin, il progetto BTC Bull Token ($BTCBULL) si inserisce come un’alternativa ad alto potenziale per chi vuole esporsi all’ascesa di BTC con un approccio diversificato sulla popolare categoria meme coin. 

Sviluppato sulla blockchain Ethereum, $BTCBULL è una meme coin che premia i suoi holder ogni volta che Bitcoin raggiunge nuove soglie chiave (a partire da 125.000 dollari), distribuendo ricompense in frazioni di Bitcoin direttamente nel wallet degli investitori. Inoltre, prevede un meccanismo deflazionistico con burning di token a ogni nuovo traguardo di 25.000 dollari raggiunto da Bitcoin.

Il token è disponibile in fase di prevendita e offre un programma di staking con un rendimento annuo del 55%, molto apprezzato dalla community. Completano il quadro l’audit superato da Coinsult e SolidProof e una roadmap che punta alla quotazione su Uniswap e CEX.

$BTCBULL è acquistabile al costo di 0,00258 dollari, ma solo per altri 3 giorni, al termine dei quali finirà la fase di prevendita, dove sono stati raccolti oltre 7,4 milioni di dollari.

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