Il crescente coinvolgimento di banche di primo piano come BBVA e JPMorgan dimostra chiaramente che il mondo delle criptovalute sta assumendo un ruolo sempre più centrale per fornire una riserva di valore in tempi di incertezza.

BBVA consiglia ufficialmente l’esposizione a Bitcoin
Il colosso bancario spagnolo BBVA ha compiuto un nuovo passo decisivo verso l’adozione delle criptovalute, consigliando esplicitamente ai propri clienti privati più facoltosi di allocare tra il 3% e il 7% del loro portafoglio in Bitcoin e altre criptovalute. Philippe Meyer, Head of Digital & Blockchain Solutions presso BBVA Svizzera, ha rivelato durante la conferenza DigiAssets a Londra che la banca ha cominciato a consigliare l’acquisto di Bitcoin già da settembre 2024.
Meyer ha specificato che la percentuale di esposizione dipende dalla propensione al rischio del cliente, con i profili più prudenti che vengono orientati verso il 3%, mentre quelli più dinamici possono arrivare fino al 7%. Si tratta di una svolta rilevante nella strategia di BBVA, che già dal 2021 consente l’acquisto di Bitcoin ai clienti privati della sua filiale svizzera, ma che ora abbraccia un approccio più proattivo nell’integrazione delle criptovalute nei portafogli gestiti.
JPMorgan: da scettico a protagonista della finanza digitale
Anche dall’altra parte dell’Atlantico si registrano cambiamenti significativi. JPMorgan, la più grande banca americana per asset gestiti, sta adottando una posizione decisamente più aperta nei confronti delle criptovalute. Dopo anni di scetticismo pubblico da parte del CEO Jamie Dimon, la banca ha iniziato ad accettare le quote di ETF su Bitcoin come garanzia per prestiti concessi ai clienti più abbienti. Il primo ETF ad essere accettato sarà l’iShares Bitcoin Trust del colosso finanziario BlackRock.
JPMorgan valuterà anche le partecipazioni in criptovalute come parte del patrimonio netto complessivo del cliente, influenzando così l’ammontare del credito concesso. In passato, Dimon aveva paragonato l’investimento in Bitcoin al fumo: “Non credo si debba fumare, ma difendo il tuo diritto a farlo. Difendo il tuo diritto a comprare Bitcoin.”
Nel 2020 la banca aveva lanciato JPM Coin, una stablecoin ancorata al dollaro, e nel 2024 ha dichiarato di detenere quote in diversi ETF spot su Bitcoin. A giugno 2025, JPMorgan ha presentato una seconda richiesta di marchio per un nuovo progetto nel settore stablecoin denominato “JPMD”, con l’obiettivo di espandere i propri servizi in ambito blockchain, come il clearing di asset digitali e i pagamenti tramite tecnologia distribuita.
Il quadro normativo USA si fa più favorevole
Il cambio di rotta di JPMorgan e di altre grandi banche statunitensi è facilitato anche dal nuovo clima normativo negli Stati Uniti. L’amministrazione Trump ha infatti allentato diverse restrizioni nel settore crypto. Per esempio ad aprile 2025, la Federal Reserve ha ritirato le linee guida che scoraggiavano le banche dall’intraprendere attività con criptovalute e stablecoin. A maggio, l’Office of the Comptroller of the Currency ha confermato che gli istituti bancari possono gestire asset digitali in custodia per conto dei clienti.
Inoltre, il Senato americano ha approvato questa settimana il disegno di legge bipartisan GENIUS Act, volto a creare un quadro chiaro per l’emissione e la supervisione delle stablecoin. Il provvedimento classifica le stablecoin come strumenti di pagamento digitali, richiedendo audit regolari per i suoi emittenti, e le esclude dalla categoria dei titoli finanziari. Questo permette finalmente alle banche tradizionali di entrare nel settore senza il timore di dover affrontare ostacoli normativi ambigui.
$BEST: l’evoluzione della gestione cripto per gli investitori
In questo panorama di accelerazione istituzionale verso le criptovalute, si inserisce con forza Best Wallet, considerato uno dei wallet digitali più avanzati del 2025.
Best Wallet consente la gestione della maggior parte di criptovalute, supportando più di 60 blockchain, ha un DEX integrato per effettuare scambi veloci, offre l’accesso anticipato a cripto emergenti in fase di prevendita, oltre ad avere un aggregatore di staking per ottenere facilmente interessi passivi e un sistema di sicurezza di ultima generazione.
Il token nativo della piattaforma, $BEST, consente agli utenti di beneficiare di costi ridotti, accesso prioritario ai progetti emergenti, governance sulla roadmap del wallet, cashback fino all’8% sulla carta crypto e un servizio di staking con rendimento annuo del 104%.
Disponibile in prevendita al prezzo di 0,025205 dollari, $BEST ha già attratto investitori da tutto il mondo, grazie a una proposta solida e integrata, come dimostrato dai 13,3 milioni di dollari raccolti finora, e alla futura quotazione su popolari cripto exchange come Uniswap.
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