Trump Media & Technology Group punta a capitalizzare il crescente interesse verso gli ETF su criptovalute, offrendo esposizione a Bitcoin ed Ethereum in un unico prodotto finanziario.

L’ingresso di Trump Media nel settore cripto
Trump Media & Technology Group (DJT), la società controllata dalla famiglia del presidente Trump e proprietaria del social network Truth Social, ha annunciato il lancio di un exchange-traded fund (ETF) che combinerà Bitcoin (BTC) ed Ether (ETH) in un unico prodotto. Secondo quanto dichiarato dall’azienda lunedì 16 giugno, il fondo sarà strutturato con il 75% dei suoi asset in Bitcoin e il restante 25% in Ethereum, con un debutto previsto entro la fine dell’anno.
Questa decisione rappresenta un’evoluzione rispetto all’annuncio precedente, in cui Trump Media aveva inizialmente dichiarato l’intenzione di lanciare un ETF focalizzato solo su Bitcoin. Il nuovo ETF misto rientra in una più ampia strategia cripto dell’azienda, che già da inizio anno ha manifestato l’intenzione di sviluppare prodotti legati alla blockchain e alle valute digitali.
Una riserva da 2,3 miliardi in BTC
Trump Media aveva già fatto parlare di sé all’inizio di giugno per aver chiuso accordi con circa 50 investitori istituzionali, attraverso i quali intende raccogliere 2,3 miliardi di dollari destinati a costruire una tesoreria aziendale in Bitcoin. Di questi, 1,5 miliardi derivano dalla vendita di circa 58 milioni di azioni, mentre la parte restante arriverà da obbligazioni convertibili in azioni.
L’obiettivo dichiarato dell’azienda è quello di utilizzare tali fondi per acquistare Bitcoin come riserva di valore strategica. Una scelta che segue l’esempio di altri grandi attori del mercato come Strategy e che potrebbe, secondo alcuni analisti, influenzare l’economia reale e il comportamento finanziario dei cittadini, anche di quelli che non possiedono direttamente criptovalute o azioni DJT.
La partnership con Crypto.com
Un ulteriore elemento che conferma l’impegno dell’azienda nel settore cripto è la partnership con il cripto exchange Crypto.com, annunciata lo scorso marzo, per supportare l’emissione degli ETF. Nonostante questi sviluppi, le azioni DJT hanno chiuso la giornata di lunedì in calo di circa il 4%, con una quotazione inferiore ai 19 dollari, proseguendo un trend negativo che ha visto il titolo perdere oltre il 40% del suo valore da inizio 2025.
Questo calo, secondo l’analista Dan Buckley, potrebbe riflettere l’aumento di volatilità nel mercato delle criptovalute, ma anche la reazione di mercato a strategie aziendali percepite ancora come troppo aggressive o speculative.
JPMorgan registra un marchio per le cripto
Un altro colosso della finanza, JPMorgan Chase ha depositato una domanda di registrazione del marchio “JPMD” presso l’ufficio brevetti statunitense il 15 giugno. Il nuovo marchio coprirebbe servizi di scambio, pagamento e trasferimento di asset digitali, alimentando le voci su un possibile lancio della prima stablecoin garantita da una banca.
Il momento non è casuale: proprio oggi, 17 giugno, il Senato USA vota il GENIUS Act, una proposta di legge che regolamenta l’emissione delle stablecoin, imponendo la copertura completa in dollari o titoli di Stato e audit regolari. Inoltre, il testo chiarisce che le stablecoin non sono titoli finanziari, aumentando la trasparenza e l’attrattività per istituzioni e investitori.
JPMorgan, che già nel 2019 ha lanciato il token JPM Coin per i regolamenti istituzionali, sta dunque ampliando la propria impronta nel mondo cripto, nonostante le critiche mosse in passato dal CEO Jamie Dimon nei confronti di Bitcoin. La registrazione di JPMD e il successo degli ETF su BTC, indica che le grandi banche stanno attivamente costruendo le basi per un futuro finanziario tokenizzato e regolamentato.
BTC Bull Token si aggancia alla crescita di BTC
Con un crescente interesse verso Bitcoin come asset per la riserva di valore, progetti emergenti come BTC Bull Token ($BTCBULL) stanno attirando l’attenzione degli investitori per la loro capacità di combinare il trend delle meme coin con l’andamento rialzista di Bitcoin. Il token premia i possessori con airdrop in BTC ogni volta che la cripto principale raggiunge traguardi significativi di prezzo, come 150.000 o 200.000 dollari.
Inoltre, BTC Bull Token adotta una logica deflazionistica, con meccanismi di burning dei token in occasione di traguardi raggiunti da BTC. Gli utenti possono anche ottenere ricompense depositando i token in staking, con un rendimento annuo del 56%.
La prevendita ha già raccolto 7,2 milioni di dollari ed il token è disponibile ad un prezzo di 0,00257 dollari solo per altri 12 giorni, successivamente verrà quotato su popolari exchange cripto e lanciato sul mercato.
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