Il colosso finanziario americano JPMorgan che, fino a poco tempo fa, manteneva un atteggiamento ostile verso il mondo cripto, oggi abbraccia strumenti regolamentati come gli ETF su Bitcoin, riconoscendone il valore patrimoniale.

Una svolta storica nella finanza tradizionale
JPMorgan Chase, la più grande banca degli Stati Uniti, ha annunciato che permetterà ai propri clienti, sia retail che istituzionali, di utilizzare le quote di ETF spot su Bitcoin come collaterale per ottenere prestiti. L’annuncio del 4 giugno 2025, segna un cambio di rotta significativo per la banca, che finora aveva adottato un approccio prudente e selettivo nei confronti degli asset digitali. Il nuovo programma partirà con gli ETF come l’iShares Bitcoin Trust (IBIT) di BlackRock, oggi uno dei più grandi del settore.
La nuova politica di JPMorgan prevede che le partecipazioni in ETF su Bitcoin vengano conteggiate nel calcolo del patrimonio netto e della liquidità dei clienti, mettendole quindi sullo stesso piano di asset tradizionali come azioni, obbligazioni o immobili. Si tratta di un’iniziativa che riflette una crescente apertura verso l’integrazione delle criptovalute all’interno dell’infrastruttura finanziaria tradizionale.
L’espansione degli ETF su Bitcoin
L’adozione da parte di JPMorgan arriva in un contesto di successo degli ETF su Bitcoin, che hanno dimostrato di essere l’ETF con la crescita più veloce della storia. Approvati negli Stati Uniti a gennaio 2024, questi strumenti hanno raccolto rapidamente oltre 128 miliardi di dollari in asset gestiti, rendendoli uno dei lanci di ETF più riusciti della storia del mercato americano. Solo l’IBIT di BlackRock rappresenta più della metà di questa cifra. Il successo degli ETF è in parte dovuto alla loro capacità di offrire esposizione regolamentata e accessibile al mercato di Bitcoin senza la necessità di gestire direttamente la custodia delle criptovalute.
L’espansione dei prodotti finanziari legati a Bitcoin, come gli ETF e i futures, è stata favorita anche da un cambiamento nell’approccio regolamentare da parte delle autorità statunitensi. Questo ha spinto molte banche tradizionali, inclusa Morgan Stanley, ad ampliare la propria offerta legata agli asset digitali. JPMorgan, pur non offrendo ancora servizi di custodia o esecuzione per ETF crypto, sta chiaramente posizionandosi per cogliere le opportunità derivanti dalla domanda crescente.
I futures su Bitcoin disponibili nella Borsa di Mosca
Parallelamente, anche altri mercati stanno facendo passi importanti verso l’integrazione di Bitcoin nei propri sistemi finanziari. Il 4 giugno 2025, la Borsa di Mosca, il principale mercato russo, ha annunciato il lancio di contratti futures su Bitcoin rivolti agli investitori qualificati. I contratti, regolati in rubli e legati all’ETF IBIT statunitense, rappresentano un’opportunità per gli investitori russi di ottenere esposizione regolamentata al prezzo del Bitcoin, senza detenerlo direttamente.
La decisione arriva dopo che la banca centrale russa ha formalmente approvato l’offerta di strumenti finanziari collegati alle criptovalute. Anche Sberbank, la più grande banca del paese, ha rivelato i propri piani per lanciare prodotti derivati simili, inclusi exchange-traded notes (ETN) ancorati al prezzo del Bitcoin. Questi sviluppi dimostrano come, a livello globale, le istituzioni finanziarie stiano cercando nuovi modi per offrire accesso al mercato delle criptovalute pur rimanendo all’interno di quadri normativi ben definiti.
Best Wallet: un nuovo standard per la gestione crypto
In questo scenario di rapida evoluzione della finanza digitale, Best Wallet si propone come una delle soluzioni più avanzate per la gestione degli asset crypto. Si tratta di un wallet progettato per massimizzare sicurezza, accessibilità e funzionalità.

Tra le sue caratteristiche più rilevanti troviamo il supporto per più di 60 blockchain, il DEX integrato, la gestione simultanea di più wallet e l’accesso anticipato alle prevendite grazie alla funzione “Upcoming Tokens“.Il token nativo $BEST è al centro dell’ecosistema Best Wallet e consente ai possessori di beneficiare di diversi vantaggi, tra cui riduzione delle commissioni, accesso a staking ad alto rendimento (fino al 108%) e partecipazione alle decisioni di governance.
Con oltre 13 milioni di dollari raccolti nella prevendita in corso, al costo di 0,025125 dollari per token, $BEST si presenta come una delle opportunità più promettenti nell’attuale panorama crypto.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa
scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati.
Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta,
causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://valutevirtuali.com.