Quella che sta giungendo a termine è stata una delle settimane più pazze della storia del Bitcoin. Mai nella sua storia il Bitcoin aveva toccato massimi così alti, sfiorando addirittura i 20mila dollari su di alcuni exchanges.
Il BTC aveva iniziato la settimana inanellando un record dietro l’altro, sfondando prima i muri psicologici di $11,000 e $12,000 per poi sorpassare anche i $16,000. Da qualche ora il BTC sta oscillando nervosamente tra i $14,500 e i $16,500.
Le ragioni per questo picco e per la volatilità della sua quotazione sono da ricercarsi nell’imminente lancio dei Bitcoin Futures.
Quella che si aprirà infatti potrebbe essere la settimana più importante di sempre per il Bitcoin e, di conseguenza, per tutte le criptovalute. Per la prima volta una criptovaluta verrà quotata in borsa, tramite dei titoli Futures, e potrà essere scambiata tra investitori istituzionali.
Ma allora, quali sono le possibili evoluzioni delle criptovalute? Che similitudine c’è tra l’inizio dell’era di internet e l’inizio dell’era delle crypto?
Sono alcune delle domande alle quali ha cercato di dar risposta Andreas Antonopoulos, Bitcoin evangelist ed autore del libro “Mastering Bitcoin & the Internet of Money” durante la conferenza “Internetdagarna” tenutasi lo scorso 20 Novembre in Svezia.
In un discorso molto appassionato, come d’altronde sono la maggior parte dei suoi speach, Antonopoulos ha cercato di illustrare al pubblico come mai le criptovalute si affermeranno e diventeranno uno strumento di massa così come lo è diventato Internet.
Riassumendo, Antonopoulos trova che, come per Internet, anche il Bitcoin è stato abbastanza ignorato per i primi 5 o 6 anni. Si accusa il Bitcoin di essere lo strumento prediletto per criminali, spacciatori e per il porno, ma lo stesso veniva imputato ad Internet nel 1993. Bitcoin in realtà è un protocollo, così come lo è Internet.
I soldi sono un linguaggio, ma funzionano anche come sistema di controllo che conferisce un gran potere a chi, a sua volta, controlla i soldi, come monarchi e governi.
Con Bitcoin i soldi invece diventano un tipo di contenuto, informazione pura, ovvero dati scambiati tra una reti tra pari accessibile ed aperta a tutti.
Come cambieranno il mondo secondo Antonopoulos?
Le prossime generazioni conosceranno un mondo senza banche, senza monete o banconote, esattamente come i giovani di oggi non sanno come potesse funzionare il mondo senza Internet. Ad oggi i soldi possono essere solo associati a delle persone, o entità giuridiche, con i Bitcoin non sarà più cosi. Anche organizzazioni senza persone fisiche saranno in grado di muovere somme di denaro, organizzazioni magari gestite solo da un programma. Durante il suo discorso, che potete vedere qui in lingua originale, Antonopoulos dipinge una serie di scenari futuristici che hanno anche a che vedere con le intelligenze artificiali, alcuni più allettanti ed altri meno, ma tutti plausibili secondo lui.
L’altro lato della medaglia: che influenza potrebbe avere Wall Street sulle Criptovalute?
Sebbene lo scenario proposto da Antonopoulos possa sembrare verosimile, c’è da chiedersi se la finanza tradizionale si lasci attraversare dall’innovazione portata da questa tecnologia senza trarne anch’essa dei vantaggi. Al di là delle questioni ideologiche, la domanda che ci poniamo è: benché le criptovalute portino un’innovazione profonda nel mondo dell’economia e della finanza, come reagiranno quest’ultimi e che impatto potrebbero avere sulle criptovalute stesse?
Un antipasto di quello che sarà lo avremmo proprio nella prossima settimana, quando le criptovalute arriveranno in Borsa e quando Wall Street, inteso come mondo della finanza tradizionale, e criptovalute inizieranno a fondersi dando luogo ad un nuovo mercato mondiale destinato a cambiare la vita di molte persone , forse già dal 2018.
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