Con il prezzo del Bitcoin alle prese con una fase di consolidamento, riuscire ad individuale quelle crypto che nelle prossime settimane potrebbero segnare un incremento della loro market cap diventa fondamentale in ottica diversificazione. Prospettive di rialzo della capitalizzazione di mercato, infatti, significano buon potenziale di crescita ossia proprio quello che, almeno in questa fase, Bitcoin non sembra avere.
Spesso quando si parla di ricerca delle valute digitale con il miglior potenziale si tende a pensare a qualche asset emergente o comunque non a crypto con una certa notorietà. E invece in questo caso bisognerebbe ricredersi perchè una delle due criptovalute che sono pronte a far schizzare la market cap nelle prossime settimane è arci-nota anche ai crypto-trader con poca esperienza. Si tratta infatti di XRP (Ripple) che si affianca ad un nome meno noto del settore: TON (Toincoin).
Attenzione perchè le prospettive di crescita della market cap di queste due criptovalute non sono cosa di poco conto. Stando alle stime, infatti, la capitalizzazione di mercato dei due asset digitali dovrebbe arrivare entro settembre a ben 50 miliardi di dollari. Tutto merito dei passi in avanti messi a segno dalla tecnologia alla base delle due cryoto e del crescente riconoscimento da parte del mercato. Un mix di fattori pesantissimi potrebbero quindi essere alla base del balzo della market cap di Ripple e Toincoin.
Curiosi di saperne di più? Vediamo allora nel dettaglio, dividendo ovviamente le due storie.
I segnali dell’aumento della market di XRP
La market cap di Ripple potrebbe arrivare a 50 miliardi di dollari già nelle prossime settimane. Si tratta di un target da tempo attesto (non solo dai fans di XRP) che ora ha finalmente buone probabilità di concretizzarsi dopo la sentenza della giustizia Usa nell’oramai pluriennale causa Ripple VS SEC. Finalmente il lunghissimo procedimento iniziato quando il mercato delle criptovalute era ben diverso da quello attuale (sia per dimensioni che per potenzialità) è arrivato alla fine e la sentenza è stata favorevole a Ripple. La società blockchain dovrà pagare una multa di appena 125 milioni di dollari che è lontanissima dalla sanzione di oltre 2 miliardi di dollari che era stata all’inizio chiesta dalla SEC. Nonostante la sanzione è evidente che Ripple sia uscita vincitrice e che la SEC sia stata invece sconfitta. La vittoria di Ripple è ovviamente un catalizzatore positivo per i prezzi della crypto che infatti sono subito cresciuti.
Ma ci sono anche altri catalyst rialzisti. Dal lancio della stablecoin RLUSD sia sul Ledger XRP che sulla blockchain di Ethereum (si tratta di una mossa che rappresenta un punto a favore per tutto l’ecosistema XRP) fino alla presenza di un forte rapporto tra posizioni long e short (attorno a 1,85) nonostante il significativo calo del volume di trading.
L’Open Interest nei derivati su XRP è si leggermente calato ma proprio il rapporto tra long e short mostra che c’è un forte interesse sulla crescita del token.
Insomma i driver rialzisti sono più di uno e allora perchè non spingersi a vedere la market cap di XRP a 50 miliardi di dollari entro settembre rispetto agli attuali 33 miliardi? La differenza tra l’attuale livello di capitalizzazione di mercato e le previsioni è notevole ma non bisogna tralasciare quella che è la portata implicita della sentenza SEC contro Ripple. Insomma XRP ce la può fare.
Anche Toncoin a 50 miliardi di market cap per settembre?
La seconda crypto che potrebbe conoscere un’esplosione della capitalizzazione di mercato nelle prossime settimane è TonCoin (TON). In questo caso le ragioni alla base del potenziale upside sono squisitamente tecniche a partire dal recente raggiungimento di quasi 950 indirizzi attivi in un giorno, un livello impressionante fino a pochi anni fa. Se salgono gli indirizzi attivi allora è evidente che c’è appeal verso TON e che l’adozione della blockchain Toncoin è in progressiva estensione.
Anche in questo caso i dati confermato la view bullish. L’Open Interest per la crypto è costante a 247,84 milioni di dollari mentre il rapporto tra le posizioni long e posizioni short è a 1,4722 secondo un popolare exchange a dimostrazione del netto predominio della view rialzista. Nelle scorse settimane l’Open Interest era più basso e quindi si può dire che sia in atto un trend al rialzo a conferma del crescete hype del token.
In questo contesto una market cap a 50 miliardi di dollari entro settembre (partendo da un livello attuale di 17 miliardi di dollari) è si difficile ma non impossibile.
Certo come e più del caso di Ripple è fondamentale che il sentiment di mercato sia positivo perchè la storia degli asset digitali ha sempre dimostrato che se le prime della classe non performano bene (quindi BTC e ETH) allora diventa dura anche per tutte le altre.
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