Azioni Tesla: un analista rivoluziona il target price. Potenziale sorpresa nei profitti?

A causa delle ripetute vendite avvenute nelle ultime settimane, le azioni Tesla sono crollate ai minimi dello scorso mese di maggio. La situazione del titolo si è particolarmente aggravata negli ultimi giorno dopo che un importante analista di Wall Street ha suggerito che il produttore di automobili potrebbe perdere denaro nel corso del 2024. E così i prezzi delle azioni Tesla sono crollati del 30 per cento da inizio anno e dell’8 per cento solo nell’ultimo mese come si può vedere dal grafico in basso.

Negli ultimi tre mesi, il titolo ha sotto-performato sia i suoi sette grandi rivali tecnologici che gli indici di borsa più ampi e questo è avvenuto a causa del calo delle prospettive di domanda per i veicoli elettrici e per effetto della guerra dei prezzi tra i concorrenti globali di Tesla.

Facendo due conti, Tesla è uno dei titoli che, da inizio anno, si sono comportati peggio sull’S&P 500 rimediando una perdita di valore di oltre 230 miliardi di dollari.

Adam Jonas di Morgan Stanley, uno degli analisti di Wall Street più rispettati e da lungo tempo sostenitore di Tesla, ritiene che la situazione potrebbe addirittura peggiorare nel prossimo futuro e per questo motivo, in un suo recente report, ha tagliato il target price sul gruppo di ben 25 dollari passando a 320 dollari per azione. Il bicchiere mezzo pieno sovrappeso è rappresentato dalla conferma del rating a overweight ossia sovra-pesare.

Aumentano le sfide su Tesla e resta l’incognita del profitto

Nella sua lunga analisi sulle azioni Tesla l’analista ha affermato che il tema dei profitti continua ad essere in primo pian mentre le sfide aumentano. “Crediamo che Tesla abbia attributi significativi per essere valutata come una beneficiaria dell’intelligenza artificiale, ma l’azienda dovrà prima superare le revisioni negative degli utili che sono state espresse nell’ultimo anno“. Secondo Jonas “Se c’è mai stato un momento in cui Tesla potrebbe potenzialmente registrare un GAAP EBIT, quello potrebbe essere quest’anno.”

A gennaio il management di Tesla ha comunicato agli investitori che i tassi di crescita delle consegne dei veicoli sarebbero stati “notevolmente inferiori” rispetto ai livelli del 2023, con probabili cali degli utili alla luce delle attuali riduzioni dei prezzi, che restringono il margine di profitto ottenuto da ogni auto venduta. Proprio i margini di profitto di Tesla, che sono la metrica più seguita dagli analisti di Wall Street, hanno registrato un calo del 17,6 per cento negli ultimi tre mesi del 2023 in ribasso dal 23,8 per cento dell’anno precedente.

In Cina le vendite sono state inferiori alle attese con i volumi che sono scesi ai minimi livelli da più di un anno. Questa performance negativa aggiunge ulteriori pressioni sugli obiettivi di consegna di Tesla giudicati troppo ambiziosi.

Il calo della domanda di veicoli elettrici mette in luce la pressione sui margini

Jonas ha ridotto la sua previsione di consegna per il 2024 di circa il 4 per cento a quota 1,998 milioni di unità. L’analista, inoltre, vede un margine di profitto lordo di appena l’11,4 per cento una volta rimosso l’impatto dei crediti regolatori.

“La domanda di veicoli elettrici continua a decelerare nonostante i continui tagli dei prezzi“, ha scritto Jonas. “Le flotte stanno smaltendo veicoli elettrici” ha quindi aggiunto.

Quanto valgono le azioni Tesla?

Secondo Jonas ha le azioni Tesla potrebbero essere valutate oltre l’attuale prezzo di mercato in base a una serie di altre dinamiche aziendali legate alle vendite di veicoli elettrici, compresa la concessione in licenza del sistema di assistenza alla guida Full-Self-Driving. Per l’esperto non è da escludere che il supercomputer DoJo di Tesla, alimentato dalle tecnologie dell’intelligenza artificiale, possa anche aggiungere più di 500 milioni di dollari al valore di mercato di Tesla “attraverso un tasso di adozione più rapido nella mobilità [robotaxi] e nei servizi di rete [software come servizio].”

Il problema è che per adesso questi fattori che potrebbero apportare valore aggiunto sembrano essere offuscati dalle sfide legate all’auto di Tesla e ciò comporta altra pressione sul prezzo delle azioni. Da qui il verdetto molto chiaro dell’analista di Morgan Stanely: fino a quando gli utili fondamentali dell’auto sono visti al ribasso, Tesla non riuscirà ad avere alcun credito come azienda attiva nel segmento dell’AI. Il fatto è che tutto questo potrebbe richiedere ancora alcuni trimestri per concretizzarsi.

Per investire in azioni Tesla sfruttando l’analisi di Jonas si può operare in due modi: comprando azioni reali oppure limitandosi a speculare con i CFD senza possesso del sottostante. Ecco due piattaforme per operare in entrambi i modi:

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