Il prezzo di Ethereum (ETH) ha iniziato a crescere con rinnovato slancio nelle ultime ore, infatti si registra un incremento del +6% a 24 ore, per un trend di crescita che si attesta sul +11,1% su base settimanale. Nel complesso questo inizio settimana si sta rivelando particolarmente positivo per l’intero mercato delle criptovalute, trainato ancora una volta dal rally di Bitcoin, che tocca un nuovo massimo di due anni.
Nel frattempo gli investitori si stanno posizionando tenendo conto dei vari fattori che influenzano il mercato crypto, tra cui l’instabilità geopolitica e le decisioni sui tassi di interesse delle banche centrali, ma soprattutto i riflettori sono puntati su due eventi molto importanti che sono il Dencun upgrade per Ethereum e l’halving di Bitcoin.
La ricerca di Bybit che mette in risalto l’ottimismo istituzionale per Ethereum
A fornire ulteriori informazioni utili a leggere i movimenti del mercato delle criptovalute è in questi giorni una interessante ricerca di Bybit, secondo la quale vi è un crescente ottimismo, da parte degli investitori istituzionali, per quel che riguarda la seconda crypto per market cap, Ethereum. Al tempo stesso la ricerca evidenzia come ciò non valga per il segmento retail, con i privati che preferiscono investire su Bitcoin.
Gli investitori istituzionali, stando a quanto evidenziato dalla suddetta ricerca, si aspettano un impatto positivo con l’aggiornamento Dencun sulla blockchain di Ethereum, un evento dal quale ci separa una manciata di giorni appena.
Il giorno del Dencun upgrade sulla blockchain di Ethereum è il 13 marzo prossimo, e sarà in quell’occasione che verranno introdotte le varie Proposte di Miglioramento di Ethereum (EIP), una delle quali sarà il proto-danksharding, il cui scopo sarebbe quello di ridurre i costi delle transazioni layer-2.
Il rapporto di Bybit ha evidenziato infatti che non dobbiamo aspettarci un impatto simile a quello del Merge, ma l’eventuale successo dell’implementazione prevista dal Dencun upgrade “probabilmente porterà un vento favorevole ad ETH e ad altri token Layer-2”
Quando è iniziato l’ottimismo degli investitori istituzionali su ETH
Stando al rapporto di Bybit, l’interesse degli investitori istituzionali per Ethereum ha iniziato a crescere a settembre 2023, per poi prendere slancio nel gennaio 2024 con il 40% dei portafogli istituzionali. Il sentiment positivo è alimentato poi, sempre secondo la stessa ricerca, dalle prospettive di un’approvazione da parte della SEC di un ETF spot su Ethereum entro la fine dell’anno.
A dicembre 2023 le istituzioni hanno iniziato a ridurre la quantità di Bitcoin detenuta, stando a quanto afferma il rapporto, cioè nel periodo in cui BTC veniva scambiato intorno ai 40.000 dollari. Da lì in poi i Bitcoin detenuti da investitori istituzionali sono rimasti tendenzialmente in diminuzione, anche se non è dato sapere se si tratti di un aggiustamento tattico a breve termine, oppure di una riallocazione strategica a medio termine.
Naturalmente l’evento dell’halving suggerisce che Bitcoin è destinato a vivere un trend rialzista nel breve termine, quindi è rischioso essere negativi, e si tratta di un evento quanto mai prossimo visto che arriverà nel mese di aprile 2024.
Come investono in criptovalute gli investitori istituzionali e gli investitori retail
Dal rapporto di Bybit riusciamo a trarre un quadro complessivo abbastanza dettagliato di quale sia l’approccio degli investitori istituzionali al mercato delle criptovalute. Secondo questo rapporto le istituzioni hanno allocato il 40% circa in Bitcoin, un altro 40% in Ethereum, un 15% in stablecoin e il restante 5% in altre altcoin nel periodo compreso tra luglio 2023 e gennaio 2024.
Bybit riferisce che le istituzioni hanno incrementato il focus di portafoglio su Bitcoin ed Ethereum dal 50% all’80%, cosa che non hanno fatto gli investitori retail, che hanno una concentrazione più bassa in BTC ed ETH, con questi due asset che rappresentano solo il 35% del loro portafogli.
Ma il dato più interessante che emerge dal confronto tra il portafoglio degli investitori istituzionali e dei retail, è probabilmente quello relativo al livello di fiducia in Bitcoin ed Ethereum in questa fase. Nel segmento retail troviamo infatti maggior fiducia in Bitcoin, mentre le istituzioni sembrano scommettere più su Ethereum.
Vi è stata inoltre una riduzione delle posizioni in Bitcoin, da parte degli utenti retail, nel periodo dicembre 2022 – settembre 2023, e al tempo stesso il rapporto evidenzia una esposizione maggiore alle altcoin anche se prevale un sentimento cauto tra la maggior parte degli investitori retail.
Soprattutto le istituzioni hanno ridotto le loro posizioni complessive nelle altcoin, con una riduzione di circa la metà in percentuale. Il rapporto ha evidenziato infatti che “nonostante i rendimenti da capogiro nel 2023, le istituzioni non sono state fan di quelle scommesse ad alto rischio e alto rendimento nel 2023. Osserviamo solo un aumento chiaro del possesso di token meme dall’inizio di settembre fino ad ottobre”.
Emblematico poi il caso di Solana che, stando a quanto emerso dal rapporto, anche quando ha registrato delle buone performance, non ha convinto né gli investitori retail nè quelli istituzionali. Infatti nel terzo trimestre 2023 vi era una posizione significativa di SOL nei portafogli di entrambi, ma quando la crypto si è ripresa raggiungendo i 40$, sia le istituzioni che i retail hanno preferito incassare i profitti invece che detenere SOL in attesa degli ulteriori rialzi che effettivamente poi ci sono stati.
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