Legal & General Group è una società di servizi finanziari multinazionali con sede a Londra che si occupa di gestione degli investimenti, mutui e rendite vitalizie, assicurazioni e pensioni; si tratta della decima più grande società di gestione degli investimenti al mondo e della seconda più grande società di gestione degli investimenti istituzionali in Europa (dopo BlackRock). E’ quindi di grande rilievo la notizia pubblicata in data odierna da routers secondo cui la società inglese ha scelto Amazon Web Services per il lancio di una piattaforma blockchain che consenta la gestione dei piani pensionistici aziendali curati dall’azienda. Il CEO di Legal & General Group, Thomas Olunloyo, ha infatti dichiarato che:
“la natura di lungo termine del business delle rendite si presta particolarmente bene all’uso della blockchain dal momento che questa tecnologia permette di firmare, registrare e conservare i dati e le transazioni in modo permanente e sicuro nel corso della durata di questi contratti, che possono avere una durata che facilmente può superare i cinquanta anni”
L’azienda intende sviluppare una piattaforma blockchain per la gestione delle attività di rendita al di fuori dei suoi mercati principali in UK e USA, ma non è da escludere, come riferito dal portavoce della Legal & General Group, che l’uso della piattaforma venga adottato anche nei due paesi anglosassoni di cui sopra nel prossimo futuro. Immagino, ma è una mia opinione, che questo dipenda strettamente dal tipo di regolamentazione che i due paesi (gli USA e l’Inghilterra appunto) decideranno di implementare nei prossimi anni. La partnership è stata accolta ovviamente con entusiasmo anche da Amazon, come si può intendere dalle dichiarazioni di Rahul Pathak, direttore generale di Amazon Managed Blockchain presso AWS, il quale ci tiene a precisare che questo accordo dimostra come la Legal & General Group abbia deciso di concentrare i propri sforzi sulla creazione di nuovi business invece che disperderli nell’affrontare le sfide legate al mantenimento e alla gestione di una rete blockchain, cosa che, sembra voler affermare Pathak (senza però dirlo esplicitamente) sarebbe preferibile lasciar fare ad Amazon Web Services.
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