Citibank e State Street, due giganti bancari internazionali, stanno intensificando il loro impegno nel settore delle criptovalute, partecipando alla crescente adozione nel panorama finanziario globale.
Banche tradizionali nel mondo delle cripto
I colossi bancari americani State Street e Citi Bank stanno facendo passi importanti nel mondo delle criptovalute, entrando nel settore della custodia di asset digitali per rispondere alla crescente domanda da parte degli investitori istituzionali e dei loro clienti retail. Queste mosse riflettono un cambiamento significativo nelle aziende finanziarie tradizionali, che ora vedono il potenziale delle opportunità offerte dalla tecnologia blockchain e dalle criptovalute nella finanza moderna.
State Street collabora con Taurus
State Street, con oltre 44 trilioni di dollari in gestione, ha recentemente annunciato una partnership con Taurus, una startup svizzera specializzata in tecnologie blockchain, per espandere i suoi servizi di custodia di asset digitali. L’alleanza ha lo scopo di offrire soluzioni sicure per i clienti istituzionali interessati a entrare nel mercato delle criptovalute, in particolare con l’introduzione di fondi tokenizzati, come quelli legati ai fondi monetari e ai bond. L’obiettivo è migliorare l’efficienza del sistema finanziario, permettendo la tokenizzazione di asset tradizionali per velocizzare il loro scambio, aumentare la liquidità e ridurre i costi di gestione.
Questa iniziativa non è solo un tentativo di entrare in un mercato emergente, ma un passo strategico verso un’innovazione che potrebbe ridefinire il settore finanziario. La tokenizzazione dei Real World Asset (RWA) permette di trasformare asset difficilmente liquidi in rappresentazioni digitali che possono essere frazionate e scambiate in modo molto più rapido ed efficiente. Un esempio pratico di ciò sarebbe la possibilità di completare transazioni di obbligazioni che attualmente richiedono giorni in pochi minuti, grazie alla blockchain, oppure vendere lo stesso immobile ad un gruppo di persone anziché un singolo.
Citi Bank e la sperimentazione con Avalanche
Nel frattempo, anche Citi Bank ha avviato un esperimento con la 15° blockchain per capitalizzazione di mercato, Avalanche ($AVAX), testando una soluzione chiamata Spruce Subnet per la tokenizzazione di fondi private equity. Questo test mira a esplorare come la blockchain possa rendere più efficienti i mercati dei capitali, offrendo un’alternativa agli approcci tradizionali che richiedono tempi più lunghi e costosi per il trasferimento di fondi. Citi Bank sta valutando la possibilità di consentire agli investitori di acquistare partecipazioni in fondi in forma di token, riducendo in tal modo le barriere all’ingresso e rendendo il mercato più liquido e accessibile.
Le banche stanno quindi cercando di allinearsi con un cambiamento più ampio nelle preferenze degli investitori, che stanno mostrando un interesse crescente per le criptovalute. In passato viste come asset puramente speculativi, oggi le criptovalute stanno trovando spazio nei portafogli degli investitori istituzionali.
Inoltre, l’adozione della blockchain da parte delle istituzioni finanziarie tradizionali è resa possibile dalla spinta delle nuove normative statunitensi che, pur non essendo ancora completamente definite, hanno creato un quadro molto più favorevole per l’adozione di queste tecnologie. Con la Federal Reserve che permette alle banche di prendere decisioni autonome riguardo l’erogazione di servizi sulle criptovalute, sempre più istituti bancari stanno proponendo ai propri clienti di avere un’allocazione intorno al 5% sulle crypto.
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