ENI e STM alle prese con lo stacco di una tranche del loro dividendo: titoli in verde sul Ftse Mib
ENI e STM alle prese con lo stacco di una tranche del loro dividendo: titoli in verde sul Ftse Mib
Piccola parentesi con gli stacchi dei dividendi su Borsa Italiana. Mentre è ancora in corso la diffusione dei conti 2023, spesso contenenti indicazioni sull’ammontare del dividendo, alcune quotate di primissimo piano oggi 18 marzo 2024 sono alle prese con lo stacco della cedola. Ovviamente non si tratta di dividendi complessivi ma di tranche di cedole. Le due quotate che staccheranno una parte del loro dividendo fanno entrambe parte del Ftse Mib. Si tratta di STM e di ENI. Le due società fanno parte di settori di mercato completamente diversi tra loro ma presentano la stessa suddivisione della cedola. Sia il colosso del settore petrolifero che il gigante dei micro-chips dividono il dividendo annuale in 4 tranche di parti importo che sono staccate ogni trimestre.
Oggi è quindi la data di stacco della terza tranche del dividendo ENI 2024 e della quarta tranche del dividendo STM 2024. In entrambi i casi le cedole fanno riferimento all’esercizio 2023, quello terminato il 31 dicembre 2023.
Prima di occuparci dell’analisi delle due cedole (quindi ammontare e soprattutto rendimento alla luce di quelli che sono gli attuali prezzi dei due titoli) ricordiamo che, di solito, una quotata alle prese con la remunerazione degli azionisti tende a registrare variazioni di prezzo anche rilevanti in borsa.
Il prezzo delle azioni ENI oggi avanza dello 0,3 per cento a quota 14,31 euro mentre quello delle azioni STM è in progressione dello 0,25 per cento a 41,47 euro.
ENI e STM sono le due quotate che oggi staccano il dividendo. La terza tranche del dividendo ENI 2024, relativa all’esercizio 2023, è pari a 0,24 euro (il dividendo Eni complessivo relativo all’esercizio 2023 ammonta a 0,96 euro. La quarta tranche del dividendo STM 2024 è invece pari a 0,055 euro (il dividendo complessivo di STM relativo all’esercizio 2023 è di 0,22 euro.
Proprio ENI è stata tra le protagoniste della scorsa Ottava. Giovedì 14 marzo, infatti, è stato reso noto il piano strategico 2027 del Cane a Sei Zampe. Nel documento c’è un riferimento anche alla politica dei dividendi prevista per i prossimi anni ma soprattutto viene precisato quale sarà l’ammontare del dividendo Eni 2025 relativo all’esercizio 2024. A livello unitario la cedola ammonterà a 1 euro, il 6 per cento in più rispetto al dividendo relativo all’esercizio 2023 di cui oggi viene staccata la terza tranche.
Il dividend yield è un indicatore finanziario che misura il rapporto tra i dividendi annui pagati per azione da una società e il prezzo corrente di mercato di quella azione. Esso è espresso in percentuale e serve per valutare l’attrattiva di un’azione dal punto di vista dei dividendi che essa distribuisce ai propri azionisti.
Un dividend yield elevato può indicare che l’azienda redistribuisce una parte consistente dei propri profitti sotto forma di dividendi, rendendo l’investimento particolarmente interessante per coloro che cercano un flusso costante di entrate passive.
Il calcolo del dividend yield si effettua attraverso una formula semplice: dividendi per azione / prezzo per azione X 100.
Nel caso specifico delle due cedole in stacco oggi, assumendo come valore di riferimento i prezzi delle rispettive azioni nella seduta di borsa del 14 marzo (14,52 euro nel caso di ENI e 42,88 euro nel caso di STM), il rendimento lordo del dividendo ENI è pari all’1,66 per cento mentre quello di STM ammonta allo 0,13 per cento.
Il dato si considera al lordo perchè sui dividendi vengono poi applicate delle imposte.
Per fare trading sulle azioni STM e ENI si può operare in due modi: o acquistando direttamente titoli reali oppure speculando con i CFD senza possesso del sottostante. Ci sono alcune piattaforme come quelle indicate in basso che permettono sia di comprare azioni vere che di fare trading con i CFD:
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