Ecco tutti i target finanziari del piano strategico Eni 2024-2027
Ecco tutti i target finanziari del piano strategico Eni 2024-2027
Il titolo Eni ha chiuso la scorsa settimana con un leggero ritracciamento. In realtà il trend settimanale del Cane a Sei Zampe può essere tranquillamente diviso di due fasi: dalla seduta di lunedì 11 marzo fino a quella di mercoledì (incluso) sono stati gli acquisti a dare il passo mentre le sessioni di giovedì e di venerdì sono state caratterizzate da una prevalenza delle vendite. A fare da spartiacque alle due fasi (visibilissime dal grafico in basso) è stata la presentazione del piano strategico al 2027 avvenuta proprio giovedì 14 marzo.
Il piano contiene i target finanziari del Cane a Sei Zampe fino all’esercizio 2027 ma soprattutto ha un lungo paragrafo dedicato alla politica di remunerazione degli azionisti. Il colosso del settore oil ha infatti aggiornato le sue indicazioni sui prossimi dividendi a partire da quelle per l’esercizio 2024 (quindi, considerando lo stacco, parliamo di dividendo Eni 2024). Diciamo subito che la cedola sull’anno in corso è vista in aumento rispetto a quella a valere sul 2022 (in stacco nel 2023). Tuttavia, nonostante l’incremento, la reazione degli investitori non è stata positiva, segno che, probabilmente, il rialzo del dividendo era atteso dal mercato.
Ma vediamo nel dettaglio quale sarà il dividendo Eni 2025 e quali sono i dettagli del piano strategico 2024-2027 del Cane a Sei Zampe (target finanziari).
Nel nuovo piano strategico di Eni al 2027 si fa riferimento alla distribuzione di una percentuale compresa tra il 30 e il 35 per cento del cash flow from operation annuale del Cane a Sei Zampo in rialzo dal precedente range compreso tra il 25 e il 30 per cento. L’ammontare fa riferimento sia ai dividendi che al buyback. Inoltre nel caso in cui sia presente anche un upside, Eni punta a destinare fino al 60 per cento dei flussi di cassa incrementali del piano contro il precedente 35 per cento. Questa è in linea generale la nuova politica dei dividendi Eni al 2027.
Per quello che riguarda il primo esercizio di implementazione del nuovo piano strategico, ossia quello in corso, il management del Cane a Sei Zampe proporrà un dividendo Eni 2025 pari a 1 euro complessivi contro gli 0,94 euro a valere sull’esercizio 2023. Il rialzo della cedola è pari al 6 per cento anno su anno. Resta invariata la modalità dello stacco: come già avviene da alcuni anni, anche il dividendo Eni in stacco nel 2025 sarà distribuito in rate trimestrali.
E per quello che riguarda il buyback 2024? A tal riguardo i vertici del Cane a Sei Zampe hanno fissato l’acquisto di azioni proprie a 1,1 miliardi di euro, fino a un massimo di 3,5 miliardi.
In occasione della nuova politica dei dividendi Eni, il management della quotata ha ricordato che negli ultimi due anni sono stati distribuiti 11 miliardi di euro ossia il 20 per cento della capitalizzazione di mercato.
A livello finanziario, il piano industriale Eni 2024-2027 prevede un cash flow from operation prima del capitale circolante pari a circa 13,5 miliardi di euro nel 2024 e a 62 miliardi nel corso del piano. Si tratta di una percentuale in aumento del 30 per cento a scenario costante.
Tutti i vari settori contribuiranno alla crescita con Plenitude ed Enilive che rappresenteranno il 20 per cento del totale.
Tra gli altri dettagli del piano strategico c’è la riduzione dei costi corporate che, stando alle stime, dovrebbe essere pari a 1,8 miliardi di euro nell’arco del piano. Si tratta di un dato allineato con l’evoluzione della strategia.
Per finire, in relazione agli investimenti, essi sono visti a 27 miliardi di euro per tutto l’arco di durata del piano con una media annua pari a 7 miliardi di euro. In generale gli investimenti Eni previsti dal nuovo piano strategico sono più bassi del 20 per cento rispetto a quelli contemplati nel piano precedente. Una flessione che il management della quotata ha spiegato alla luce dell’ottimizzazione della crescita e del miglioramento della qualità dei progetti nonchè al più alto contributo della gestione del portafoglio.
I dettagli del piano industriale Eni e le novità sulla remunerazione degli azionisti, potrebbero condizionare il titolo anche nella prossima settimana. Con i CFD sulle azioni Eni si può fare trading sia al rialzo (long) che al ribasso (short). Ecco due piattaforme che consentono di negoziare con i CFD:
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