La JSTA (Japan Security Token Association) è un’associazione che si occupa di perorare la causa dei securities token in Giappone; come reso noto in data odierna dall’edizione nipponica di cointelgraph la JSTA ha dato vita a un’importante partnership con Securitize, una piattaforma che si occupa di curare la compliance e i protocolli per le società che emettono token (attraverso una ICO o con qualunque altro strumento), supportata dalle maggiori piattaforme di scambio statunitensi (inclusa coinbase). Nonostante la giovane età Securitize, è un player che sta velocemente guadagnando un certo rilievo nell’ambito dell’industria blockchain; basti pensare, ad esempio, che l’azienda è stata capace di concludere un primo round di finanziamento di quasi 13mln di dollari alla fine del 2018, per poi aderire al programma IBM Blockchain Accelerator nel gennaio di quest’anno a cavallo dell’ingresso nel mercato dei titoli asiatici attraverso le partnership strategiche con Coinstreet e STO Global-X. La recente intesa con la Japan Security Token Association, quindi, va letta come il tentativo di consolidarsi ancora di più sui mercati asiatici; è lo stesso CEO founder di Securitize, Carlos Domingo, a confermarlo nel momento in cui dichiara che:

“La partnership con JSTA dimostra la nostra dedizione al mercato giapponese, figlia della convinzione che il Giappone continuerà a essere uno dei principali centri finanziari al mondo, non solo per quel che riguarda i mercati tradizionali, ma anche nello sviluppo e nell’adozione di titoli digitali”

Lo scopo della partnership, stando a quanto riportato da cointelegraph, è quello di avviare una stretta collaborazione con i maggiori istituti bancari giapponesi al fine di pervenire a una regolamentazione ad hoc per l’emissione di securities token; si tratta, come noto, di un passaggio indispensabile per favorire la diffusione di questi strumenti sui mercati finanziari e per dare nuovo impulso a un comparto, quello delle ICO che, in questa fase, sembra essere diventato sempre meno attrattivo per gli investitori. Ricordiamo che il Giappone, anche a livello normativo, è una delle nazioni più evolute al mondo, come dimostra la recente approvazione di un nuovo disegno di legge che rafforza la regolamentazione per quanto riguarda i nuovi “asset crittografici” e la cui introduzione è prevista per l’aprile del prossimo anno; questo però non è ancora abbastanza e per concludere il processo di completa apertura del paese alla tecnologia blockchain restano ancora molti passi fondamentali da compiere, tra i quali, appunto, l’entrata in vigore di una regolamentazione ad hoc riguardo i cosiddetti securities token.

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