Con un mercato piuttosto fiacco, ha catturato l’attenzione il guadagno giornaliero del 7,93% di Chainlink, tale da spingere la moneta all’interno della top 20 per capitalizzazione di mercato.
Attualmente Chainlink è scambiato a 25,75 dollari con un guadagno giornaliero settimanale del 24,18%. Dopo aver trascorso più di un mese sotto il livello di prezzo di 25 dollari, il recupero di LINK sopra la barriera psicologica del prezzo sembra aver riacceso un’ondata di ottimismo per gli HODLers.
Il prezzo di Chainlink ha dunque recuperato da una caduta sotto i 20 dollari, registrando oltre il 30% di guadagno negli ultimi cinque giorni. Entrando nel 2022, la traiettoria della moneta è stata in gran parte rialzista, dato che il suo prezzo si è apprezzato a 26,08 dollari il 5 gennaio, insieme all’aumento del Relative Strength Index.
Il breakout dell’RSI sopra la soglia di 50 dopo una continua tendenza al ribasso ha aiutato la crescita del prezzo di LINK anche in passato. Detto questo, una mossa sopra il livello di 27.48 dollari potrebbe effettivamente alleggerire ulteriormente la pressione dei venditori. A questo punto, la prossima resistenza più interessante e significativa potrebbe essere affrontata intorno al livello di 30 dollari, una barriera psicologica nella traiettoria rialzista della moneta.
Per ora, con la resistenza di 25.8 dollari in fase di test, se la traiettoria rialzista continuasse, si potrebbero raggiungere massimi più alti.
Naturalmente, con la ripresa dei prezzi, anche i volumi di scambio hanno visto un’impennata, presentando un maggiore interesse sul fronte del retail mentre dal canto suo BTC scambiava intorno a 46.000 dollari, in maniera piuttosto affaticata. Dunque, non si può non notare come un simile calo di correlazione con BTC ha spesso accompagnato importanti profitti per LINK in passato. Detto questo, la volatilità di LINK è rimasta ancora ai livelli più bassi nella storia recente, agendo altresì a favore del più ampio tono rialzista.
Naturalmente, non basta tutto questo per sperare in nuovi massimi storici per LINK. A giocare un ruolo di rilievo dovrà essere anche la spinta istituzionale, che potrebbe essere una chiave essenziale per il rally, e che invece per il momento sembra essere ancora assente dalla scena, in quanto i grandi volumi di transazioni (in USD) sono piuttosto contenuti. Un aumento degli stessi potrebbe permettere alla moneta di sfidare con forza le resistenze più alte.
Detto questo, dobbiamo anche notare che il tempo medio di HODLing per LINK è stato di 2,8 anni, considerevolmente alto, e questo, unito a un aumento degli HODLers nel tempo, ha reso l’altcoin matura per un breakout.
Vedremo se, nei prossimi giorni, le previsioni rialziste troveranno conferma.
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