Il 2025 si avvia alla sua fase finale e gli occhi degli investitori sono puntati su Bitcoin, ancora una volta protagonista assoluto dei mercati finanziari. Secondo Tom Lee, noto analista di Wall Street e co-fondatore di Fundstrat, la regina delle criptovalute potrebbe sorprendere tutti con un rally capace di portarla fino a 200.000 dollari entro dicembre. Una previsione audace che riaccende il dibattito sulle potenzialità del settore, ma che merita un’analisi approfondita per capire quanto sia davvero realistica.
Perché Lee vede Bitcoin in forte crescita
Il cuore della visione rialzista di Lee si riassume in tre parole: taglio dei tassi. La Federal Reserve, secondo l’esperto, sarebbe pronta a tre riduzioni nel corso di quest’anno, a partire da settembre.
I mercati cripto hanno sempre mostrato una sensibilità estrema alla politica monetaria americana: tassi più bassi spingono gli investitori a uscire da asset più sicuri per cercare rendimenti nei mercati rischiosi, come quello di Bitcoin. Un eventuale taglio da 50 punti base invece che da 25, sottolinea Lee, potrebbe dare il via a un’ondata di acquisti ancora più decisa, aprendo la strada a uno scenario “ultra-bullish”.
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Altri fattori che influenzano Bitcoin
Affidare il destino del prezzo a un solo catalizzatore è rischioso. Durante l’estate abbiamo visto massicci acquisti da parte di società con riserve in Bitcoin, ma non è detto che questo trend possa durare a lungo. Un altro potenziale motore di crescita, il programma di acquisti governativi per la creazione di una riserva strategica di Bitcoin negli Stati Uniti, sembra essere stato rimandato almeno al 2026.
Il Tesoro, infatti, ha chiarito che per il 2025 si limiterà ad accumulare BTC tramite sequestri e confische, rinviando eventuali acquisti diretti.
Psicologia e stagionalità del mercato
Il ragionamento di Lee va oltre l’economia reale e tocca la psicologia degli investitori. Gran parte dell’ottimismo, infatti, è già scontato nei prezzi: un taglio da 25 punti base è ampiamente previsto e non farebbe notizia. Sarebbe necessario un intervento più deciso della Fed per dare una scossa al mercato.
C’è poi il fattore stagionale. Storicamente, Bitcoin tende a sottoperformare in agosto e settembre per poi ripartire con forza nell’ultima parte dell’anno. Un copione già visto nel 2024, anche se allora a spingere il rally era stata anche la vittoria elettorale di un presidente pro-crypto negli Stati Uniti.
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Quali sono gli scenari più realistici per fine 2025?
Le piattaforme di previsione non sono così ottimiste quanto Lee. Secondo i dati di Kalshi, Bitcoin avrebbe solo un 6% di probabilità di raggiungere i 200.000 dollari entro dicembre. Più concreto, invece, lo scenario di un nuovo massimo storico intorno ai 125.000 dollari (77% di probabilità) o, in caso di spinta più marcata, un traguardo a 150.000 dollari (28% di probabilità).
Per gli investitori di lungo periodo, Bitcoin resta comunque una grande opportunità: anche un obiettivo di 150.000 dollari significherebbe un guadagno del 30% rispetto ai livelli attuali. Ma immaginare un raddoppio del prezzo in appena tre mesi potrebbe essere una scommessa troppo azzardata, anche per il mercato cripto.
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