Con questo post su Reddit, di appena una settimana fa, il fondatore di Litecoin Charlie Lee ha annunciato di non essere più in possesso di LTC.

Lee spiega le sue motivazioni in questo breve post, il tutto ha a che vedere con un potenziale conflitto d’interesse:

“… whenever I tweet about Litecoin price or even just good or bads news, I get accused of doing it for personal benefit. Some people even think I short LTC! So in a sense, it is conflict of interest for me to hold LTC and tweet about it because I have so much influence…”

Ogni volta che posto un tweet, dice Lee, vengo accusato di farlo per interessi personali. Il fatto che abbia molta influenza genera un conflitto di interesse tra possedere LTC e twittarne a riguardo.

Lee prosegue poi spiegando che in realtà si è sempre trattenuto dal vendere o comprare Litecoin dopo uno dei suoi tweet, ma di questo evidentemente non può fornire prova.

Per non dare adito ad accuse in tal senso Lee ha deciso di disfarsi, vendendo o donando, di tutti i suoi LTC. Molto apertamente ha anche ammesso che, vista la crescita di Litecoin, ha guadagnato abbastanza da non dover più legare il proprio successo a quello dei Litecoin.

Tutto questo suona come un campanello di allarme?

Certamente questa notizia non può essere accolta positivamente dai possessori di LTC. Il fatto che il primo stakeholder disinvesta non è di solito un bel segno, anche se le ragioni possono essere del tutto personali. Nel suo post Lee afferma che il successo futuro di Litecoin porterà comunque dei benefici indiretti anche per lui e che non sta lasciando ma continuerà a lavorare full time su Litecoin.

Queste affermazioni saranno sufficienti per tranquillizzare gli investitori?

Ad una settimana da questo annuncio il prezzo del Litecoin sembra tenere. Un LTC viene scambiato poco sotto gli 0.02 BTC di una settimana fa, attualmente a 0.018 BTC. Rispetto alla valutazione contro Dollaro USA invece un LTC ha perso circa $70 passando dai $345 del 20 Dicembre ai $275 di oggi, ma questo è più imputabile al calo generalizzato delle criptovalute che ha caratterizzato i giorni pre-festivi ed in particolare la giornata del 22 Dicembre.

Come scrive Lee a conclusione del proprio post, sembra davvero che la sua vendita non abbia generato un crash del mercato. Il resto delle sue affermazioni lo verificheremo nelle prossime settimane.

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