Se devo dirla tutta ero sicuro che le cose sarebbero andate così e, se rovistate in alcuni vecchi articoli sulla questione, su ValuteVirtuali l’abbiamo scritto spesso che i tempi di approvazione sarebbero stati più lunghi di quanto tutti credessero; beh, adesso possiamo finalmente dire di non esserci sbagliati. E’ notizia di ieri, infatti, che la SEC ha deciso, ancora, di non decidere sulle tre richieste di approvazione per ETF bitcoin attualmente sulla sua scrivania. Stiamo parlando delle richieste provenienti dai gestori patrimoniali VanEck (decisione rinviata al 18 ottobre), Bitwise Asset Management (decisione rinviata al 13 ottobre) e Wilshire Phoenix (per i quali la decisione è stata posticipata al 29 settembre); la SEC, in una nota, ha motivato la propria decisione di rimandare il tutto di qualche mese affermando che:
“Ritieniamo appropriato designare un periodo più lungo entro il quale emettere un ordine che approva o non approva tali richieste in modo che ci sia tempo sufficiente per prenderle in considerazione.”
Era del resto stata la stessa Hester Pierce (commissario SEC cryptofriendly soprannominata dalla comunità “crypto-mom) ad avvisare i bitcoiners che le tempistiche per l’approvazione degli ETF bitcoin erano imprevedibili e che, nonostante tutto possa sempre sbloccarsi da un momento all’altro, la cosa potrebbe andare avanti ancora per anni; ripescando una sua vecchia dichiarazione, infatti, la Pierce, qualche mese fa, affermò:
“Ci sono le stesse probabilità che tali decisioni arrivino domani mattina o tra 20 anni; non ha senso restare col fiato sospeso. La SEC ha impiegato molto tempo per fondare Finhub e potrebbe essere necessario ancora più tempo per approvare un ETF bitcoin”
Appena un paio di mesi fa, tra le altre cose, il nuovo presidente della SEC, Jay Clayton (subentrato a Giancarlo, conosciuto nella comunità come Crypto-Dad in virtù delle sue aperture di credito nei confronti delle monete crittografate) aveva, non per niente, dichiarato che la SEC avrebbe dovuto sentirsi a proprio agio con la sicurezza dei servizi di custodia di criptovaluta prima di poter procedere ad approvare un ETF bitcoin; la speranza, a questo punto, è che ha muovere le cose possa essere Bakkt che ha già fatto partire i primi test sui propri ETF e potrebbe così arrivare presto a fornire alla SEC le rassicurazioni di cui ha bisogno.
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