La battaglia legale tra Ripple e la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti prosegue ormai da oltre quattro anni, rappresentando uno dei contenziosi più significativi nel panorama delle criptovalute. Negli ultimi mesi, però, diversi segnali indicano che potrebbe essere imminente una svolta decisiva.
John Reed Stark, ex direttore dell’Internet Enforcement Office della SEC, ha recentemente espresso l’opinione che l’autorità di vigilanza potrebbe presto sospendere tutti i ricorsi relativi alle criptovalute, incluso quello contro Ripple. La sua previsione si basa su sviluppi concreti, come l’accordo reciproco raggiunto tra la Commissione e Binance.
Un elemento particolarmente rilevante è la richiesta congiunta presentata dalle due parti ai magistrati per sospendere la loro causa per 60 giorni. Al termine di questo periodo, entrambe prevedono di presentare un rapporto sullo stato di avanzamento per valutare se sia giustificata un’estensione della sospensione.
Eleanor Terrett, giornalista di Fox Business, ha commentato la situazione affermando: “Mi aspetto che vedremo altri casi non fraudolenti (ad esempio Ripple, Coinbase, Kraken e altri) seguire l’esempio in questo modo”. Le sue parole suggeriscono che il caso Ripple potrebbe seguire un percorso simile, portando a una possibile risoluzione anticipata.
I cambiamenti interni alla SEC come indicatori di una nuova direzione
Gli indizi di un possibile cambio di rotta non si limitano agli accordi esterni. Stark ha sottolineato come alcuni recenti cambiamenti nel team di gestione della SEC suggeriscano che l’appello contro Ripple potrebbe essere messo in pausa o completamente ritirato.
Un evento particolarmente significativo è stato il trasferimento di Jorge Tenreiro, uno dei principali esperti di contenzioso in materia di criptovalute dell’autorità, al dipartimento di sistemi informatici. Tenreiro è entrato a far parte dell’agenzia più di dieci anni fa, salendo gradualmente fino a diventare Chief Litigation Counsel nel 2024, ed è stato proprio lui a firmare l’avviso di appello della SEC nella causa contro Ripple.
Il trasferimento di una figura così centrale nel caso rappresenta un segnale molto forte. Come ha osservato Stark: “Eppure, questo avvocato della SEC, che ha sostenuto le vittorie di Coinbase e Binance, è ora palesemente assente sia dalle memorie di Coinbase che da quelle di Binance, gli è stato ordinato di mettere in valigia le sue matite e i suoi blocchi legali e di trasferirli al dipartimento IT della SEC”.
La riorganizzazione interna dell’autorità di vigilanza potrebbe quindi riflettere un riorientamento strategico più ampio riguardo alla regolamentazione delle criptovalute, con possibili ripercussioni positive per Ripple e per l’intero settore.
L’ETF spot XRP: un nuovo capitolo che si intreccia con la risoluzione legale
Un altro aspetto da considerare nell’evoluzione del caso Ripple è la sua possibile correlazione con l’approvazione di un ETF spot XRP negli Stati Uniti. Il noto avvocato americano Jeremy Hogan ha recentemente suggerito che l’esito finale della causa arriverà probabilmente prima della potenziale approvazione di un simile strumento finanziario.
Hogan ha specificato che questa sequenza temporale non è dovuta a un ordine necessario degli eventi, ma piuttosto ai tempi tecnici richiesti per la creazione degli ETF: “Non perché debba avvenire in quest’ordine, ma perché gli ETF impiegheranno più tempo a mettere i puntini sulle i e incrociare le t”.
Diverse società hanno già manifestato interesse per l’introduzione di un ETF spot XRP, tra cui:
- Grayscale
- WisdomTree
- Bitwise
- 21Shares
- Altre società di investimento
Secondo le previsioni di Polymarket, le probabilità di approvazione da parte della SEC prima della fine del 2025 sono attualmente stimate al 78%, un dato che riflette un ottimismo crescente tra gli operatori di mercato.
Le implicazioni per il futuro di XRP e dell’intero ecosistema crypto
Una risoluzione favorevole del caso Ripple avrebbe implicazioni di vasta portata non solo per XRP, ma per l’intero ecosistema delle criptovalute negli Stati Uniti e a livello globale.
In primo luogo, fornirebbe maggiore chiarezza normativa, elemento fondamentale per attrarre investitori istituzionali nel settore. La mancanza di un quadro regolamentare chiaro è stata spesso indicata come uno dei principali ostacoli all’adozione mainstream delle criptovalute.
In secondo luogo, l’eventuale approvazione di un ETF spot XRP segnerebbe un ulteriore passo verso l’integrazione delle criptovalute nel sistema finanziario tradizionale, facilitando l’accesso agli investitori retail e istituzionali.
Infine, l’eventuale conclusione positiva del caso potrebbe stabilire importanti precedenti legali riguardo alla classificazione delle criptovalute, con potenziali effetti a cascata su altri progetti blockchain e token.
La combinazione di questi fattori suggerisce che siamo potenzialmente di fronte a un punto di svolta per l’industria delle criptovalute, con il caso Ripple che assume un ruolo centrale in questo processo di trasformazione.
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