BTCUSD

Rispetto alla divisa statunitense Bitcoin è sceso fino ad un minimo di 5.780 dollari prima di iniziare un veloce recupero, sostenuto dal forte ipervenduto di breve termine. La tendenza primaria resta negativa anche se gran parte degli indicatori restituiscono una riduzione della pressione ribassista ed un moderato recupero della price action rialzista. Di conseguenza è probabile un rebound in direzione della prima barriera situata in area 6.450 – 6.500 dollari. Dal punto di vista prettamente tecnico, tuttavia, solo il breakout sulla resistenza statica individuata in zona 6.800 dollari può riconsegnare agli operatori un’anticipazione di forza del mercato di riferimento ed innescare una risalita di una certa consistenza. D’altro canto critica sarebbe una discesa sotto i 5.800 dollari in quanto potrebbe fornire un nuovo spunto dovish verso il livello resistivo calcolato a 5.360 dollari prima e 5.000 dollari in un momento successivo. Sullo scivolone di Bitcoin che scende sotto i 5.800 dollari, segnando i minimi dell’anno in corso con un crollo che va oltre il 5%, pesano le ultime notizie provenienti dal Giappone  che ha deciso di rafforzare le misure di controllo contro il riciclaggio da parte delle autorità finanziarie verso le maggiori piattaforme exchange, i recenti attacchi informatici avvenuti in Corea del Sud e la nuova stretta decisa in India.

Grafico BTCUSD by valutevirtuali.com

BTCEUR

Precari anche i valori di mercato di Bitcoin nei confronti della divisa unica europea che, dopo aver attraversato short la robusta zona supportiva a 5.400 euro, si sono portati sotto quota 5.000 euro fino a  4.958. Un drawdown così evidente del mercato in discussione rischia di far sprofondare le quotazioni sui minimi del 2018 a 4.680 euro, spartiacque che probabilmente riconsegnerebbe le contrattazioni in modo definitivo ai venditori. Spostando l’attenzione sulla capitalizzazione dell’intero mercato delle criptovalute è innegabile che il tonfo di Bitcoin offra occasioni per riflettere: dai quasi 800 miliardi di dollari di market cap di inizio anno si contano a stento 250 miliardi adesso. Nonostante sia un momento difficile per Bitcoin, chi scrive non pensa affatto che sia giunta la fine. BTCEUR – BTCUSD e le criptovalute stanno semplicemente attraversando un periodo ribassista che potrebbe portare BTCEUR anche più in basso, ma questo non vuol dire che il rapporto di cambio in questione, dopo un’ adeguato ciclo di riaccumulo, non possa ritrovare la dovuta forza per reagire e riportarsi verso i 5.780 euro, prodromici al recupero di valori sopra i 6.000 euro per Bitcoin. Di seguito segnalo i pivot point di BTCEUR: S3 3.740, S2 4.580, S1 4.930, P 5.420, R1 5.780, R2 6.270, R3 7.110.

Di Vincenzo Augello

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