Intervenuto al Word Economic Forum di Davos nella giornata di ieri Jeremy Allaire, CEO di Circle, ha sostenuto che nel giro al massimo di tre anni la tokenizzazione diventerà la regola nella gestione degli asset finanziari; alla discussione ha partecipato Neha Narula, direttore della Digital Currency Initiative presso il MIT Media Lab, concordano sul fatto che attraverso la tokenizzazione si potrebbero rendere facilmente liquidi mercati che adesso sono caratterizzati da illiquidità, riducendo, invece che ampliando, i rischi sistemici per il sistema finanziario. Narula ha però tenuto a precisare che per ridurre davvero i rischi è necessario procedere nella creazione di uno standard globale a livello normativo, dichiarando che:
“Vogliamo avere una protezione dei consumatori, vogliamo avere l’integrità del mercato. Le persone che emettono beni dovrebbero divulgare informazioni su cosa rappresentino esattamente tali beni. E vogliamo assicurarci che tali risorse siano realmente legate alla loro rappresentazione nel mondo reale. ”
Tra i vari esempi citati di come la tokenizzazione potrebbe apportare benefici a tutti gli attori coinvolti nel processo il CEO di Circle ha citato il caso di un contadino che procedesse alla tokenizzazione del proprio raccolto; tuttavia Allaire ha anche ammesso che una visione di questo tipo è ancora molto lontana dal concretizzarsi. Perchè uno scenario del genere possa realizzarsi, infatti, è necessario che l’ipotetico agricoltore sia in grado di accettare e utilizzare una stablecoin, cosa che, allo stato attuale delle cose, significherebbe addossarsi tutta una serie di problemi sia normativi che tecnici di cui, attualmente, è impensabile possa farsi carico. Resta però oggettivo che la tokenizzazione è uno dei fenomeni più rivoluzionari tra quelli ai quali la tecnologia blockchain ha dato vita e sono sempre di più le persone convinte che sia solo questione di tempo prima che tale tendenza prenda piede e diventi mainstream; per adesso, come abbiamo spiegato in numerosi articoli, restiamo ancora ancorati alla fase di sperimentazione, con numerosi progetti che sono stati avviati in giro per il mondo, soprattutto nell’ambito immobiliare, che però hanno bisogno ancora di tempo per dimostrare la loro validità
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