Chi vuole iniziare a investire nei mercati finanziari, ma non ha ancora alcuna esperienza nel settore, potrebbe muovere i primi passi osservando le scelte fatte dai grandi investitori del mondo.
Effettivamente la storia di alcuni di essi, andando ad approfondire tutti i dettagli, ha spesso dell’incredibile, ed è naturale domandarsi come abbiano fatto, se avevano qualche segreto oppure se davvero si è trattato, come in alcuni casi, di un istinto straordinario o di intelligenza fuori dal comune.
Alcuni dei nomi dei più grandi investitori al mondo sono ben noti al pubblico, e non solo ai lettori appassionati di economia e finanza. Tra questi non possiamo non menzionare Warren Buffett o George Soros, ma ce ne sono anche altri che vale la pena menzionare, e dai quali non sarebbe male riuscire a carpire parte del segreto dei loro investimenti vincenti.
Vediamo allora quali sono ad oggi alcuni degli investitori più grandi. Proveremo a stilare una lista con 5 nomi, dando un rapido sguardo alle scelte compiute da ciascuno di essi, nell’auspicio che ciò possa offrire spunti interessanti per approfondire ulteriormente e magari iniziare a investire partendo col piede giusto.
Warren Buffett
Partiamo da Warren Buffett, un nome noto ai più anche fuori dal mondo degli investimenti finanziari. Buffett è attualmente presidente della Berkshire Hathaway, e ha mosso i suoi primi passi nei mercati dopo aver frequentato la Columbia University di Benjamin Graham, il padre del value investing.
Gli investimenti di Warren Buffett gli hanno permesso di conquistare in breve tempo una fama niente male, al punto da oscurare il suo stesso mentore, dal quale ha appreso infatti la strategia incentrata sulla ricerca di titoli azionari sottovalutati, quelli che in gergo vengono chiamati cigar butts.
Buffett però non si è limitato a seguire questa strategia, ma l’ha anche migliorata insieme al suo socio e amico Charlie Munger. In questa nuova versione veniva dato maggior peso alla qualità del business societario, e in questo modo nel mirino sono finiti, più che titoli semplicemente sottovalutati, quelli di società con un ottimo business ma che si potevano comprare a un prezzo relativamente basso.
Volendosi ispirare alla strategia di investimento di Warren Buffett quindi si potrebbe decidere di investire direttamente in Berkshire Hathaway, ma la parte difficile è capire qual è il momento giusto per entrare, cosa molto importante ai fini dell’effettivo rendimento dell’investimento.
Ma come si fa a sapere quando conviene comprare? Un metodo semplice ed efficace può essere quello di monitorare gli acquisti dell’azione Berkshire Hathaway effettuati da altri migliori value investor.
Un altro approccio potenzialmente valido sarebbe quello di monitorare il portafoglio di Warren Buffett in modo da sapere, per ciascun trimestre, quali titoli ha comprato o venduto.
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George Soros
George Soros è un investitore molto conosciuto non solo per le sue abilità in campo finanziario, ma anche per il suo impegno in altri ambiti anche piuttosto distanti da quello dei mercati. Il successo di Soros, come investitore, ha origine prima di tutto dal periodo di studi presso la London School of Economics, dove subisce l’influenza del filosofo Karl Popper e assimila il suo concetto di “società aperta”.
Sarà proprio questa particolare parte della sua formazione ad influenzare non solo il suo approccio al mondo degli investimenti, ma anche quello in ambito politico e “filantropico”. Dopo aver avviato la sua carriera di investitore a Londra, Soros decide di trasferirsi a New York, dove nel 1970 fonda la “Soros Fund Management” che gli permette di conquistare un importante primato nella gestione degli hedge fund.
Nel caso di George Soros, buona parte del successo come investitore viene attribuita al suo istinto. Si dice infatti che sia probabilmente l’unico grande investitore ad ammettere l’importanza del ruolo dell’istinto nelle decisioni in ambito di investimenti finanziari.
Questo ha indotto a pensare che forse Soros abbia raggiunto un tale livello di interiorizzazione delle dinamiche dei mercati, da sviluppare un fine istinto in grado di fargli capire qual è il momento giusto per aprire o chiudere una posizione.
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John Bogle
Quando parliamo di John Bogle parliamo del fondatore della società di fondi comuni Vanguard Group. La nascita di questo gruppo risale al 1974, ed è quindi legato alle intuizioni di questo grande investitore che si è dimostrato un pioniere del fondo comune degli investimeti no-load, e ha sostenuto investimenti sottocosto per molti investitori.
Proprio John Bogle ha portato Vanguard a diventare quello che è oggi, vale a dire una delle più grandi società di investimenti al mondo. Nel 1976 lo stesso Bogle ha lanciato il primo fondo indicizzato per investitori al dettaglio, chiamato Vanguard 500 Index Fund, che si poneva l’obiettivo di replicare le prestazioni del S&P 500.
Ma qual è il segreto del successo degli investimenti di John Bogle? Il suo approccio è stato da sempre caratterizzato dalla riduzione dei costi, e da uno stile di investimento passivo attraverso il ricorso a fondi indicizzati. Inoltre Bogle ha sempre prediletto uno stile di investimento semplice, e prestato molta attenzione anche all’etica degli investimenti.
Benjamin Graham
Benjamin Graham ha impostato la sua strategia di investimento sulla filosofia value, ma vediamo come ha iniziato e quali sono le basi di istruzione da cui è partito. Dopo aver dimostrato una particolare predisposizione per la matematica, all’età di 20 anni consegue già la laurea presso la Colombia University, dove gli viene anche offerta una cattedra che però preferì rifiutare.
Nei piani di Graham c’era infatti una proficua carriera a Wall Street, ma i primi passi li muove come fattorino per la società Newburger, Henderson & Loeb. In seguito diventa però partner della società, e fonda poi la Graham & Newman Partnership.
Nel frattempo comunque insegna presso la Columbia University School of Business, cosa che gli permette di padroneggiare teoria e pratica nel mondo degli investimenti finanziari.
Ma qual è la strategia vincente di Graham? Come accennato all’inizio, si tratta di un approccio value, nel quale si va a cercare società con un rating stabile, una situazione finanziaria solida, guadagni stabili nel tempo, e utili che crescono in maniera costante. Se una società paga dividendi tanto meglio, inoltre vengono usate metriche come il rapporto prezzo/utili e il confronto tra valore di mercato e valore contabile al fine di stabilire quanto sia affidabile un determinato titolo.
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John Neff
John Neff è un investitore che ha iniziato la sua carriera nel settore finanziario negli anni ’50. Prima di unirsi a Vanguard ha fatto esperienza in diversi istituti, diventando tra le altre cose gestore di Windsor Fund nel 1964, gestendo questo fondo per molti anni portandolo ad emergere durante la sua gestione come uno dei migliori fondi di investimento.
Anche in questo caso la strategia di investimento è di tipo value, nell’ambito della quale si cerca di prendere in considerazione soprattutto gli utili prodotti dall’azienda, i dividendi, con ricerche approfondite e meticolose.
Ma la peculiarità che contraddistingue la strategia di investimento di John Neff è il suo approccio contrarian, sulla base del quale si tende a cercare opportunità in settori poco popolari, dove la maggior parte degli investitori non scorge prospettive di guadagno di interesse rilevante.
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Abbiamo visto 5 dei migliori investitori al mondo, e come possiamo facilmente notare, ciascuno di essi ha conquistato traguardi incredibili attraverso investimenti vincenti, basati però su scelte spesso anche molto diverse in termini di approccio strategico.
Un trader alle prime armi può sicuramente tener conto degli esempi che abbiamo visto fin qui, e non guasta conoscere anche i molti altri nomi noti del mondo degli investimenti finanziari. Tuttavia questa non è altro che teoria, e per avere successo in questo campo non è neppure lontanamente sufficiente.
Per capire come conviene investire nei mercati finanziari alcune doti naturali sicuramente svolgono un ruolo importante, ma per il resto occorre sicuramente studiare e approfondire. Ci sono però anche degli strumenti validi per introdurre i nuovi trader, come ad esempio il copy trading, o social trading, che offre agli investitori che non hanno molta esperienza la possibilità di seguire la scia di investitori di successo.
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