Proof of work e la generazione di nuovi BTC

Niente di ciò che abbiamo descritto finora richiede di fidarsi di qualcuno.

Quando riceviamo delle informazioni sulla Blockchain possiamo infatti controllare noi stessi che tali informazioni siano corrette. E dal momento che i problemi matematici da risolvere sono molto difficili, sappiamo che non c’è modo che una singola persona possa attaccare la rete da sola.

La risoluzione dei problemi matematici sono la prova che l’intera potenza computazionale della rete è stata utilizzata, questo viene definito proof of work.

Finora abbiamo discusso come vengono trasferiti i BTC e come si prova la loro appartenenza ad una persona (indirizzo), vediamo adesso da dove vengono ovvero come si generano i Bitcoin.

 

Per trasferire dei BTC che hai devi mostrare come input una transazione dove sei stato il ricevente, ma come sono stati introdotti in primis dei BTC in questa catena di trasmissione?

 

Il block reward

 

Per remunerare il nodo che risolve per primo un blocco si generano dei BTC, ecco perché il meccanismo di risoluzione di un blocco si chiama mining (in italiano è tradotto letteralmente col verbo minare).

Questo è buon modo per introdurre nuova moneta nel sistema perché è fatto in modo lento e graduale ma soprattutto ben distribuito. Ogni 4 anni il premio (block reward) viene dimezzato finché non verranno più creati nuovi Bitcoin.

Il numero massimo di BTC che saranno disponibili, quando ciò avverrà, sarà di 21 milioni. Poiché il numero minimo di BTC trasferibili è di 1/100 milioni (ovvero 1 satoshi) il fatto che non ne verranno creati di nuovi non impatterà sull’usabilità del sistema.

Oltre al block reward, i nodi possono includere opzionalmente anche delle transaction fees per ogni blocco da processare. Al momento le transazioni sono bassa perché il block reward è ancora abbastanza alto da coprire i costi dei miners, ma nel futuro i blocchi avranno diverse transaction fees e probabilmente i nodi processeranno per prima quelle più alte, il che potrebbe portare le transazioni con fees più basse ad essere ignorate. Inviare soldi tramite Bitcoin non sarà gratuito ma probabilmente sarà  ancora meno costoso che farlo tramite gli attuali circuiti di carte di credito.

Abbiamo già detto che un singolo computer potrebbe impiegare anni a risolvere un blocco, per cui la possibilità che riesca a risolverlo in 10 minuti (che è il tempo medio di risoluzione del prossimo blocco da parte della rete) sono molto basse.

Che cosa sono i mining pools

Per avere un profitto costante dall’attività di mining, molte persone si aggregano a gruppi detti mining pools dove ognuno contribuisce con la propria potenza computazionale ed i profitti derivanti dal block reward vengono distribuiti secondo il contributo apportato. Anche questo ricorda il sistema delle lotterie, dove le persone si riuniscono in gruppi per giocare insieme ed avere più probabilità di vincere.

Alcuni mining pools però sono molto grandi e possono valere anche il 20% della potenza computazionale. Il fatto che raggiungano una percentuale così elevata può porre dei problemi di sicurezza.

pool_mining

Ricordiamoci sempre che la possibilità di riuscire in un attacco è infinitesima da parte di una persona singola, ma aumenta in proporzione al potere computazionale e questo pone un problema con i mining pools. Infatti è già successo che un mining pool risolvesse 6 blocchi di fila, è stato il caso di BTC Guild che poi ha volontariamente limitato i propri membri per evitare problemi di sicurezza dell’intera rete.

 

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