Con Bitwise e Grayscale pronte a lanciare ETF su XRP e Dogecoin, e Ripple che amplia la propria presenza istituzionale negli Stati Uniti, l’interesse per XRP si riaccende mentre il prezzo lotta per mantenere il supporto chiave a 2,20 dollari.

Bitwise e Grayscale accelerano gli ETF su XRP
Bitwise e Grayscale stanno portando avanti i loro progetti di ETF su XRP e Dogecoin, nonostante la mancanza di un’approvazione formale da parte della SEC. Le due società hanno annunciato le commissioni di gestione, rispettivamente dello 0,34% per Bitwise e dello 0,35% per Grayscale, per i nuovi fondi, anticipando i tempi grazie a un cambiamento normativo che consente la registrazione automatica degli ETF dopo 20 giorni, anche senza risposta diretta dell’ente regolatore.
Questo approccio segue la scia del successo del Solana ETF, che ha registrato 56 milioni di dollari di afflussi nel suo primo giorno di negoziazione, diventando il debutto più forte dell’anno. Sulla scia di questo risultato, anche Canary Capital si è unita alla corsa, annunciando ETF legati a Litecoin e Hedera (HBAR).
Secondo Nate Geraci, presidente di ETF Store, i primi ETF spot su XRP potrebbero debuttare entro due settimane, segnando un momento storico dopo cinque anni di contenziosi tra Ripple e la SEC. Tuttavia, il lancio resta soggetto all’approvazione del Nasdaq e ad eventuali osservazioni da parte della Commissione.
Ripple: prime brokerage negli Stati Uniti
Parallelamente, Ripple ha annunciato il lancio di una piattaforma di digital asset prime brokerage per il mercato statunitense, che consentirà operazioni OTC su XRP, sullo stablecoin RLUSD e su altre criptovalute principali. L’espansione segue l’acquisizione da 1,25 miliardi di dollari del broker multi-asset Hidden Road, con cui Ripple ha unificato licenze e infrastruttura sotto il marchio Ripple Prime.
Il nuovo servizio offrirà funzionalità di compensazione, finanziamento ed esecuzione per asset digitali, valute estere, derivati e strumenti a reddito fisso. Gli investitori istituzionali potranno inoltre gestire posizioni spot e derivati in un’unica piattaforma, integrando anche strumenti del CME.
Questo passo rafforza il ruolo di Ripple come ponte tra finanza tradizionale e mercato crypto, mentre il CEO Brad Garlinghouse continua a sottolineare il miglioramento del contesto regolatorio statunitense sotto la nuova amministrazione.
XRP in difesa del supporto a 2,20 dollari
Dopo il recente calo a 2,26 dollari, XRP mostra segnali di debolezza tecnica. Il token si muove all’interno di un canale discendente attivo da metà agosto, con resistenze forti tra 2,70 e 2,90 dollari. Le medie mobili esponenziali (EMA) a 20 e 50 giorni, rispettivamente a 2,49 e 2,62 dollari, continuano a frenare i tentativi di rimbalzo.
L’indice RSI rimane sotto quota 40, indicando momentum debole, mentre l’attività sui derivati riflette prudenza, con l’open interest che è sceso del 16% a 3,5 miliardi di dollari e il volume di opzioni che è crollato del 43%. Anche se gli afflussi spot sono tornati lievemente positivi (+13 milioni di dollari), la tendenza generale resta impostata al ribasso.
Per un’inversione di trend, XRP dovrà riconquistare la soglia dei 2,60 dollari e superare il trendline discendente a 2,70. In caso contrario, una rottura sotto i 2,20 dollari potrebbe aprire la strada a un test del supporto psicologico dei 2,00 dollari.
PepeNode: il mine-to-earn su Ethereum

Intanto tra i progetti emergenti del settore meme coin e Web3, PepeNode ($PEPENODE) si distingue per un approccio unico che fonde mining virtuale, tokenomica deflazionistica ed economia partecipativa.
A differenza delle prevendite tradizionali, PepeNode introduce un modello mine-to-earn accessibile a chiunque, gli utenti acquistano Miner Nodes all’interno di un server virtuale personalizzabile e iniziano a generare guadagni immediati in base alla propria hashpower. Questa potenza di calcolo virtuale può essere potenziata con upgrade on-chain, che bruciano automaticamente il 70% dei token spesi, creando così una forte pressione deflazionistica e premiando gli investitori di lungo periodo.
Sviluppato sulla rete Ethereum (ERC-20), il progetto integra smart contract dedicati a mining, staking, burning e referral, offrendo una trasparenza totale e una struttura di incentivi bilanciata. Ogni utente può monitorare in tempo reale i propri rendimenti e le classifiche globali attraverso una dashboard interattiva, con ricompense extra per i migliori miner e per chi partecipa al programma di referral (bonus del 2%).
Il token $PEPENODE, disponibile a un costo di 0,0011317 dollari in una prevendita che ha già raccolto 2 milioni di dollari, alimenta le funzioni di upgrade, le ricompense da mining e lo staking, con un rendimento annuo del 629%, mentre la roadmap prevede l’introduzione di upgrade NFT, leaderboard competitive e campagne community-driven.
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