Il mese di ottobre potrebbe rivelarsi decisivo per XRP, la criptovaluta legata a Ripple, che da settimane è al centro delle speculazioni di mercato. Una data in particolare è cerchiata sul calendario degli investitori: il 18 ottobre, giorno in cui la SEC (Securities and Exchange Commission) inizierà a valutare le nuove richieste di approvazione per diversi ETF spot su XRP.
Se uno o più di questi fondi dovessero ricevere il via libera, l’effetto sul prezzo della criptovaluta potrebbe essere dirompente, tanto che alcuni analisti non escludono un ritorno sopra la soglia dei 4 dollari entro la fine del 2025.
Perché ottobre è un mese chiave per XRP
Dopo anni di incertezze legate alla causa legale tra Ripple e la SEC, la vicenda si è conclusa nell’estate scorsa con un accordo che ha eliminato il principale ostacolo normativo. Questa svolta ha aperto la strada a un futuro in cui XRP può ambire a seguire le orme di Bitcoin ed Ethereum, gli unici due asset digitali che già dispongono di ETF spot sul mercato statunitense.
Al momento, sono sei le richieste di ETF spot su XRP in attesa di decisione: tra le società coinvolte compaiono Grayscale, 21Shares, Bitwise, Canary, CoinShares e WisdomTree. Il primo verdetto è atteso proprio il 18 ottobre, quando la SEC si pronuncerà sull’applicazione di Grayscale.
Secondo le previsioni di Bloomberg, le probabilità di un’approvazione sono altissime: oltre il 95%, percentuale che sale al 99% nei principali mercati di scommessa online dedicati agli investimenti.
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Quale impatto potrebbe avere sugli investitori
Il precedente più vicino riguarda il lancio dei Bitcoin spot ETF a gennaio 2024, evento che ha alimentato un rally senza precedenti e attratto capitali da parte di grandi investitori istituzionali. In casi come questo, non sono i piccoli trader a fare la differenza, ma i flussi milionari delle istituzioni finanziarie.
Al momento, i dati sui flussi verso XRP restano contrastanti: nel 2025 sono entrati circa 1,5 miliardi di dollari, cifra importante ma ancora lontana dai 12,5 miliardi di Ethereum e dai 25 miliardi di Bitcoin. L’arrivo di ETF regolamentati e trasparenti potrebbe però cambiare radicalmente questo scenario.
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Gli altri fattori che potrebbero spingere il prezzo
L’approvazione degli ETF non è l’unico catalizzatore per XRP. A ottobre la Federal Reserve potrebbe optare per un nuovo taglio dei tassi d’interesse, misura che storicamente favorisce gli asset più rischiosi come le criptovalute.
Inoltre, ottobre è da sempre considerato un mese favorevole per il settore crypto: è il periodo in cui Bitcoin spesso inizia il suo rally di fine anno, trascinando con sé gran parte degli altcoin.
Con XRP attualmente scambiato attorno ai 2,75 dollari, la combinazione di questi fattori potrebbe innescare una nuova fase rialzista capace di riportare il token verso i massimi storici.
Le prossime settimane saranno cruciali per il destino di XRP. L’attenzione è tutta rivolta al 18 ottobre, data in cui la SEC potrebbe dare il via libera al primo ETF spot legato a questa criptovaluta. Se l’approvazione arriverà, unita a un contesto macroeconomico favorevole e alla stagionalità positiva del mercato, XRP potrebbe avere la forza per superare nuovamente la soglia dei 4 dollari, aprendo un capitolo del tutto nuovo per Ripple e i suoi investitori.
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