Elon Musk ci riprova. Dopo essersi reso disponibile ad accettare Bitcoin come strumento di pagamento per le proprie Tesla e aver successivamente compiuto marcia indietro chiudendo le porte a BTC, ora l’imprenditore si è espresso positivamente sul possibile ritorno della propria compagnia a Bitcoin. Ma perché?
Intervenuto a B Word, il patron di Tesla ha ribadito il suo sostegno alla criptovaluta in generale, nonostante i potenziali rischi ambientali. Quei rischi che erano stati chiamati in causa come principale determinante dell’abbandono di BTC tra gli strumenti di pagamento, e che oggi non sembrano più essere così importanti come un tempo.
“Una cosa a cui devi fare attenzione con le criptovalute e in particolare con Bitcoin – disse Musk – è il fatto che consumano un po’ troppa energia e non necessariamente buona per l’ambiente”. Oggi, però, il numero uno di Tesla sembra pensarla un po’ diversamente.
All’evento, infatti, Musk ha dichiarato che “sembra che Bitcoin si stia spostando molto di più verso le energie rinnovabili e un sacco di centrali a carbone che venivano utilizzate per queste attività sono state chiuse, specialmente in Cina”. Una premessa che anticipa l’apertura a BTC, con Musk che ha specificato la necessità di fare altri controlli al fine di confermare che la percentuale di utilizzo di energia rinnovabile nella produzione di Bitcoin sia pari o superiore al 50%, e che vi sia una tendenza a un ulteriore aumento.
Se così fosse, afferma Musk, “molto probabilmente Tesla riprenderà ad accettare Bitcoin”.
Quindi, un chiaro richiamo all’energia green, un altro dei pallini di Musk, definita “l’energia più economica a lungo termine, ma non accadrà da un giorno all’altro (…) Fino a quando ci sarà uno sforzo consapevole e determinato da parte della comunità mineraria per spostarsi verso le energie rinnovabili, Tesla sarà pronta a supportarlo”.
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