Lo rivela un report del 17 Giugno realizzato da Kaspersky Lab, società di sicurezza informatica con sede a Mosca; secondo questa ricerca, intitolata “The Kaspersky Cryptovalute Report 2019” si stima che circa il 19% delle persone, ad oggi, ha già acquistato almeno una volta delle criptovalute. Il dato è ottenuto grazie a un sondaggio su un campione di oltre 13mila soggetti di 22 paesi diversi, intervistati da Kaspersky tra ottobre e novembre dello scorso anno.
Il 20% della popolazione mondiale usa Criptovalute
Tra tutti coloro che hanno affermato di aver acquistato delle criptovalute, però, soltanto la metà (il 10% del campione intervistato) dichiara di comprenderne pienamente il funzionamento. Dall’indagine, poi, emerge che la quota di coloro che non hanno mai usato criptovalute ma che ammettono di esserne incuriositi e che probabilmente lo faranno in futuro ammonta a circa il 14% del campione intervistato. Interessanti anche altri due aspetti che emergono da questo sondaggio, il fatto che solo il 12% dei detentori di asset crittografici negli USA si considerino investitori a lungo termine e il fatto che l’adozione di questi strumenti tra i consumatori abbia subito una prima sostanziale frenata.
Kaspersky afferma che la ragione di tale rallentamento è da ricercare nella mancanza di una corretta comprensione di come funzionano le criptovalute, cosa che emerge dal sondaggio in maniera chiara nel momento in cui, come accennato, appena la metà di coloro che affermano di utilizzare questi strumenti dichiarano anche di capirli pienamente. Riassumiamo quindi un po’ dei dati che è possibile estrapolare dal sondaggio condotto da Kaspersky:
- L’81% dei soggetti intervistati non ha mai acquistato criptovalute
- Il 10% dei soggetti intervistati comprendono pienamente la tecnologia blockchain
- Il 35% ritiene le cripto una moda passeggera
- Il 14% dichiara di essere intenzionato a comprare delle criptovalute in futuro
- Il 19% di chi ha posseduto criptovalute ha anche subito furti su qualche exchange
- Il 15% di chi ha posseduto criptovalute dichiara di essere stato vittima di truffe o raggiri
Per quanto riguarda invece i motivi che hanno spinto gli utenti ad abbandonare l’uso di criptovalute circa il 31% ha affermato di aver smesso di utilizzare questi strumenti perché li reputa troppo volatili o perché li ritiene non più redditizi; poca influenza, invece, hanno avuto nella scelta di smettere di usare criptovalute l’aver perso denaro a seguito di attacchi hacker agli exchange o l’essere finiti vittima di scam. Importante anche la quota di chi ritiene che le cripto non siano degne di fiducia, circa il 36% degli intervistati (nel quale è incluso un 22% di soggetti che giustifica questa sfiducia con la mancanza di un sottostante che ne certifichi il valore). Che fosse in corso un rallentamento nell’adozione delle cripto era cosa di cui in molti ci eravamo resi conto, il discorso è capire che questo rallentamento è abbastanza fisiologico; la partita dell’adozione si gioca su un’ottica di lungo periodo, per cui anche se la crescita rallenta non è poi così grave, la cosa importante è che non si blocchi. Più questi strumenti si diffondono, in altre parole, più la crescita in termini di adozione tenderà a procedere lentamente, questo non è in se un problema, a patto che l’adozione non si arresti o, peggio ancora, regredisca.
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