Deutsche Bank, la più grande banca tedesca, ha comunicato che si unirà al blockchain network di JPMorgan per scambiare i dati relativi ai pagamenti transfrontalieri sfruttando le potenzialità della rete lanciata come test nel 2017 ed attualmente in uso da poco più di 300 banche. La piattaforma di JPMorgan utilizza la rete ethereum per funzionare e, stando a quanto dichiarato dal responsabile dei pagamenti globali per JPM (Takis Georgakopoulos) la speranza è che l’ingresso di Deutshe Banl nel circuito dell’Interbank Information Network (IIN) sortisca una specie di effetto traino inducendo molte altre banche a partecipare e permettendo di centrare l’obiettivo di includere 400 banche nel circuito entro la fine dell’anno.
Deutsche Bank si unisce al Blockchain Network
Ole Matthiessen, responsabile globale della gestione della liquidità di Deutsche Bank, ha dichiarato che l’adesione a IIN permetterà alla banca di offrire migliori servizi alla clientela e di ridurre i costi di elaborazione dei pagamenti; ricordiamo che attualmente Deutsche Bank attraversa enormi difficoltà e probabilmente la volontà di aprirsi alle nuove opportunità che la tecnologia offre alle banche deriva proprio dalla necessità di ridurre i costi il più possibile, magari anche per ridurre l’impatto del massiccio piano di esuberi (che dovrebbe coinvolgere ben 18mila dipendenti) comunicato all’inizio dello scorso luglio.
Per quanto riguarda invece l’impatto che questa notizia può avere sul mondo delle cripto la moneta maggiormente coinvolta dovrebbe essere chiaramente XRP, dal momento che il progetto di JPMorgan appare configurarsi come uno dei concorrenti più temibili per ripple; entrambi i progetti, infatti, si rivolgono al mondo dei pagamenti interbancari e proprio la gestione dei pagamenti transfrontalieri tra banche rappresenta il core business di entrambe le piattaforme.
Dobbiamo poi considerare che attualmente ripple è al centro della bufera sia per le solite cause legali, che potrebbero indurre le autorità ad equiparare XRP a un’obbligazione, sia per il malcontento crescente nella comunità dovuto al fatto che il consorzio R3 si ostina a finanziare la propria attività attraverso la vendita mensile di token sui mercati cosa che, a detta di molti, produce continui dump ed impedisce al prezzo di prendere il volo; di tutti i momenti possibili per annunciare l’ingresso di Deutsche Bank nell’IIN di JPMorgan questo appare chiaramente il meno favorevole per Ripple anche se, almeno per ora, il prezzo di XRP non ha reagito alla notizia e non sembra che il mercato in questo momento viva con particolare ansia il progetto di JPMorgan.
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