El Salvador e la Bolivia hanno firmato un protocollo d’intesa per promuovere l’adozione delle criptovalute e la modernizzazione del sistema finanziario del paese andino. L’accordo, reso noto attraverso una comunicazione ufficiale della Banca centrale boliviana, segna un momento storico per l’integrazione degli asset digitali nell’economia sudamericana.
Il patto strategico tra i due paesi latinoamericani mira a rafforzare l’economia boliviana e promuovere l’inclusione finanziaria, sfruttando l’esperienza consolidata di El Salvador. Il piccolo stato centroamericano ha fatto storia nel 2021 diventando il primo paese al mondo ad adottare il Bitcoin come moneta a corso legale, aprendo la strada a una nuova era della finanza digitale globale.
Collaborazione tecnica e politica tra le banche centrali
La convenzione è stata firmata da Edwin Rojas Ulo, presidente della Banca centrale della Bolivia, e Juan Carlos Reyes García, titolare della Commissione nazionale degli Attivi digitali di El Salvador. L’accordo stabilisce una collaborazione sia tecnica che politica, creando un ponte di conoscenze e competenze tra i due paesi.
Secondo la lettera ufficiale della Banca centrale boliviana, l’obiettivo principale è promuovere ecosistemi di asset digitali “sicuri e regolamentati” capaci di attrarre investimenti internazionali e creare nuove opportunità economiche per il tessuto imprenditoriale locale. La strategia punta a trasformare la Bolivia in un hub regionale per l’innovazione finanziaria digitale.
Una svolta per famiglie e piccole imprese
Edwin Rojas Ulo ha espresso una visione ottimistica sul futuro delle criptovalute in Bolivia, considerandole un’alternativa praticabile e affidabile alle valute tradizionali. Il presidente della Banca centrale ha posto particolare enfasi sui benefici per le famiglie e i piccoli imprenditori, categorie che potrebbero trarre maggiori vantaggi dall’inclusione finanziaria digitale.
Questa apertura rappresenta un cambio di paradigma significativo per un paese che fino a poco tempo fa manteneva una posizione restrittiva verso gli asset digitali. La revoca del divieto delle criptovalute nel 2024 ha infatti segnato l’inizio di una nuova era per l’economia digitale boliviana.
Crescita esplosiva delle transazioni digitali
I numeri parlano chiaro e testimoniano l’impatto immediato della liberalizzazione. Dalla revoca del divieto nel 2024, la Bolivia ha registrato un aumento straordinario nelle transazioni digitali con asset virtuali. L’utilizzo di criptovalute è letteralmente esploso, passando da 46,5 milioni di dollari a 294 milioni nel primo semestre del 2025.
Questa crescita del 532% in poco più di un anno dimostra la forte domanda repressa per soluzioni finanziarie alternative da parte del mercato boliviano. Il trend suggerisce che il paese andino potrebbe rapidamente emergere come uno dei mercati crypto più dinamici del Sud America, seguendo le orme del pioniere salvadoregno.
Verso un nuovo modello economico regionale
L’accordo tra Bolivia ed El Salvador potrebbe rappresentare il primo passo verso la creazione di un blocco regionale favorevole alle criptovalute in America Latina. La collaborazione tra i due paesi potrebbe ispirare altre nazioni della regione ad adottare approcci simili, creando un effetto domino che potrebbe trasformare l’intero panorama finanziario sudamericano.
Con El Salvador che fa da mentore e la Bolivia che si presenta come un mercato emergente ad alto potenziale, questa partnership strategica potrebbe ridefinire gli equilibri economici regionali, posizionando l’America Latina all’avanguardia nell’adozione globale degli asset digitali.
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