Con un tweet dal proprio account ufficiale il Chicago Mercantile Exchange (CME) ha condiviso una serie di dati che dimostrano come l’interesse per il mercato dei futures bitcoin è in crescita ed ha toccato un nuvo massimo storico il 17 Giugno con la bellezza di 5.311 contratti regolati per un totale di 26.555BTC, pari a circa $ 246 milioni alle quotazioni attuali.
CME registra il record storico nei Bitcoin
Ricordiamo che il CME opera sul mercato finanziario statunitense sulle piazze di Chicago, New York e Londra, oltre a possedere azioni del Dow Jones e alcuni indici finanziari; è stato inoltre tra i primi a introdurre sul mercato futures bitcoin (regolati però in valuta fiat) alla fine del 2017 scatenando la corsa al rialzo dei prezzi che ha trascinato BTC fino al record storico di 20mila dollari. Il CME ha anche fatto notare come i futures su BTC sembrino guadagnare popolarità soprattutto tra gli investitori istituzionali, un aspetto che qualche giorno fa aveva fatto notare anche Nikolaos Panigirtzoglou, uno dei massimi dirigenti JPM, il quale, commentando un rapporto sullo stato dell’arte di bitcoin, aveva affermato che i mercati sembrano, almeno in questa fase, essere sempre più influenzati dalla liquidità degli investitori istituzionali.
In molti hanno messo in relazione il grande interesse che traspare nei confronti di bitcoin dai report diffusi dal CME con il lancio di libra, la criptovaluta made in facebook, che è stata presentata appena due giorni fa; l’idea è che questa nuova moneta trainerà il mercato dal momento che, almeno a livello potenziale, permetterà a 2mld di utenti, di cui una larga parte non ha alcuna confidenza con le cripto, di iniziare ad usare una moneta costruita sulla crittografia.
Quello che molti osservatori auspicano, quindi, è che a un certo punto, o per semplice curiosità o a seguito di una nuova ondata di scandali sul modo barbaro con cui facebook tratta la privacy dei cittadini, tutti questi utenti finiranno inevitabilmente per affluire in massa dentro al mondo delle criptovalute (ed in primis ovviamente verso bitcoin). Se le cose andassero effettivamente così il processo di adesione di massa a BTC potrebbe muoversi ancora più velocemente di quanto pensassimo e arrivare a compimento nel giro di appena cinque anni. Il tempo ci dirà come andranno le cose, per adesso non rimane altro da fare che aspettare e continuare ad osservare in che modo evolvono le cose.
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