L’exchange di criptovalute Binance ha raggiunto un traguardo notevole nel panorama finanziario digitale, mantenendo un coefficiente di riserva Bitcoin superiore al 100% per ben 30 mesi consecutivi. Questa straordinaria continuità di solidità finanziaria rappresenta un esempio virtuoso in un settore spesso criticato per la mancanza di trasparenza. L’ultima verifica, effettuata all’altezza del blocco Bitcoin 894.668, conferma che la piattaforma detiene 616.886 BTC a fronte di saldi clienti pari a 604.410 BTC, garantendo così un coefficiente di riserva del 102%.
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Origini dell’iniziativa Proof-of-Reserve
Il programma di trasparenza di Binance non è casuale, ma nasce come risposta diretta a uno dei momenti più bui nella storia delle criptovalute. Il crollo catastrofico di FTX nel novembre 2022 ha evidenziato i rischi devastanti della cattiva gestione dei fondi degli utenti, spingendo Binance ad adottare un approccio proattivo alla trasparenza finanziaria. Da allora, l’exchange pubblica mensilmente attestazioni verificabili, sottoposte al vaglio di esperti on-chain e revisori indipendenti come Mazars.
Validazione da parte di esperti del settore
L’analista Maartun di CryptoQuant, dopo un’attenta valutazione dell’ultima istantanea delle riserve dell’exchange, ha sottolineato il valore di questo risultato: “Da fine 2022, quando ha pubblicato il suo primo rapporto Proof-of-Reserve, Binance ha mantenuto costantemente un coefficiente superiore al 100%. Questo dimostra non solo una solida base patrimoniale ma anche un impegno continuativo verso la trasparenza.” Dei 616.886 Bitcoin in possesso di Binance, 603.374 sono conservati direttamente on-chain, mentre i restanti 13.512 sono custoditi sulla BNB Smart Chain sotto forma di BTCB.
Superamento delle controversie
Lo scorso marzo, quando il record di Binance aveva raggiunto i 29 mesi, l’azienda si è trovata a dover contrastare voci secondo cui stava liquidando i propri Bitcoin in cambio di USDC. Le analisi indipendenti condotte da CryptoQuant hanno contribuito a dissipare queste accuse, confermando la corrispondenza tra i dati dichiarati e quelli effettivamente verificabili on-chain. Ulteriori audit da parte di Mazars a luglio dell’anno scorso hanno validato che Binance deteneva il 101% dei depositi BTC dei clienti, rafforzando l’integrità del suo sistema basato su Merkle tree.
Impatto sul mercato e prospettive future
Nonostante alcune critiche nel settore, incluse quelle del CEO di Kraken Jesse Powell riguardo ai limiti dei rapporti proof-of-reserve nel considerare le passività, la coerenza dimostrata da Binance ha contribuito significativamente a mantenere la fiducia del mercato. Questa solidità si riflette anche nelle impressionanti riserve di stablecoin dell’exchange, che all’inizio dell’anno ammontavano a oltre 31 miliardi di dollari, un incremento di quasi cinque volte rispetto alla metà del 2023, indicando una forte posizione di liquidità e un crescente interesse da parte degli investitori istituzionali.
Nel frattempo, il token nativo BNB di Binance continua la sua ascesa, registrando un aumento dell’1,3% nelle ultime 24 ore e dell’8,5% nell’ultima settimana, scambiato a circa $658. Sebbene questa performance sia leggermente inferiore a quella del più ampio mercato delle criptovalute, i precedenti 30 giorni hanno visto BNB guadagnare l’11,4%, con il prezzo attuale inferiore solo del 16,5% rispetto al suo massimo storico.
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