Non si ferma il rally di Unicredit neppure dopo il ritorno dei prezzi ai massimi dal 2015
Non si ferma il rally di Unicredit neppure dopo il ritorno dei prezzi ai massimi dal 2015
Le azioni Unicredit sono state le protagoniste indiscusse del 2023 ma anche i primi due mesi del nuovo anno stanno vedendo Piazza Gae Aulenti in ottima forma. Il mese di febbraio si è chiusa con i prezzi ai massimi dal 2015. Lo sfondamento di quota 30 euro non ha portato ad un ritracciamento dei valori che, a quel punto, poteva essere anche fisiologico. La corsa a comprare azioni Unicredit sta proseguendo anche con l’inizio di marzo.
In un contesto che vede il paniere di riferimento di Piazza Affari orientato sul bullish, il valore di Unicredit sale a oltre 31 euro. La nuova progressione porta inevitabilmente ad un netto miglioramento della prestazione a 1 mese e a 1 anno della banca. Oggi i prezzi di Unicredit sono più alti del 15 per cento rispetto ad un mese fa e di ben il 61 per cento rispetto all’1 marzo 2023.
Questi numeri lasciano intendere solo una cosa: chi ha deciso di comprare azioni Unicredit a fine febbraio 2023, oggi si ritrova con un profitto decisamente consistente.
L’aspetto più interessante della dinamica di borsa di Unicredit è che, contrariamente a quello che un approccio logico vorrebbe, sembra proprio esserci spazio per un ulteriore rialzo dei prezzi. I massimi dal 2015 raggiunti a fine febbraio al termine di una cavalcata sostenuta dagli ottimi conti 2023 presentati da Piazza Gae Aulenti potrebbero non essere il traguardo finale ma solo una tappa di un più lungo trend rialzista. Del resto la stragrande maggioranza delle raccomandazioni degli analisti sulle azioni Unicredit sono nettamente ottiistiche.
Proprio il giudizio degli esperti sarà il primo argomento di cui ci occuperemo in questo articolo. Successivamente, invece, analizzeremo l’andamento delle azioni Unicredit da punto di vista tecnico provando ad individuare i livelli tecnici da tenere d’occhio.
Quando si parla di giudizi degli analisti c’è sempre il rischio di andare su un terreno minato. Molte volte, infatti, le valutazioni sono contraddittorie ovvero non c’è convergenza.
Ebbene non è sicuramente questo il caso delle azioni Unicredit. A inizio marzo la situazione sulla quotata del settore bancario è questa: ci sono 27 analisti che coprono il titolo e per ben l’81,5 per cento di questi ossia 22 broker in tutto le azioni Unicredit sono da comprare (rating buy). La quota residua vale a dire il 18,5 per cento ossia 5 analisti è più prudente e si limita a consigliare di mantenere il titolo in portafoglio (rating hold). In pratica non solo chi consiglia di comprare azioni Unicredit è in netta maggioranza ma non c’è un solo analista che abbia una view ribassista sul titolo (rating sell).
Insomma è un generalizzato ottimismo quello che caratterizza le azioni Unicredit. Il fatto che i prezzi siano ai massimi dal 2015 non significa assolutamente fine della corsa. Anzi, a voler essere precisi, l’opinione prevalente tra gli esperti è che il rally possa proseguire ancora. Di quanto? Per rispondere a questa domanda è necessario guardare all’altro lato della raccomandazioni ossia ai target price. Ebbene il target price medio tra i 27 espressi dagli analisti che coprono il titolo è di 36,25 euro sopra le quotazioni attuali. Non solo ma questo prezzo obiettivo implica anche un buon potenziale di upside: circa il 15 per cento.
Oltre ai giudizi degli esperti c’è poi l’analisi tecnica e in questo caso il responso è meno univoco. Come si può vedere dal grafico in alto, anche dopo la pubblicazione dei conti 2023 di Unicredit avvenuta lo scorso 5 febbraio, l’impostazione rialzista non è venuta meno. Proprio quel giorno Unicredit è salita oltre i 28 euro. Nei giorni successivi, poi, il trend al rialzo è proseguito con le quotazioni che si sono spinte fino a 31,33 euro nella seduta di oggi. A questo punto il prossimo target potrebbero essere i 32 euro se dovessero prevalere ancora gli acquisti. Viceversa nel caso in cui i valori dovessero ritracciare, il primo supporto sarebbe in area 30 euro e la sua rottura potrebbe spingere al ribasso i prezzi fino a poco più di 28 euro.
La correzione di breve termine non è da escludere per una ragione molto semplice: i prezzi sono saliti rapidamente e in poco tempo a causa della spinta esercitata da nuovi investitori. Questa dinamica è comprovata dal fatto che l’oscillatore RSI a 14 periodi da inizio febbraio è sopra i 70 punti ovvero è in ipercomprato.
Cosa si può dedurre da queste informazioni? Sostanzialmente due cose: se si ritiene che la corsa è destinata a proseguire allora si può pensare di comprare anche adesso ma se invece la stima è per un ribasso nel breve periodo (alla luce del discorso fatto in precedenza) allora meglio attendere l’ingresso valutando l’apertura di un trade nel momento in cui le quotazioni dovessero scendere sotto ai 30 euro almeno.
In un caso e nell’altro è possibile investire in azioni Unicredit con le migliori piattaforme presenti sul mercato le quali hanno il vantaggio di consentire sia l’acquisto reale di titolo e sia il trading con i CFD:
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