Azioni Telecom Italia crollano a picco: momento giusto per comprare a sconto?

La seduta di borsa di oggi è movimentata da Telecom Italia. Il titolo dell’ex monopolista è in caduta libera nonostante nella primissima parte della seduta fosse colorato di verde. Quando manca circa un’ora e mezza al giro di boa delle 13,30, il prezzo delle azioni Telecom Italia segna un crollo di quasi 6 punti percentuali attestandosi a 0,21 euro. Inutile evidenziare che, a causa di questo profondo sell-off, Telecom Italia è il peggior titolo sul Ftse Mib nella prima di Ottava.

La corsa a vendere azioni TIM ha ovviamente degli effetti anche sulla prestazione mese su mese e anno su anno del titolo. Rispetto ad un mese fa, i valori attuali sono più bassi del 20 per cento mentre su base annua la flessione è addirittura del 32 per cento. Queste variazioni così ampie potrebbero lasciar intendere che sia il momento giusto per comprare azioni Telecom Italia a super sconto ma è davvero così? In effetti chi sta attendendo da tempo una situazione favorevole per fare ingresso sul titolo, potrebbe valutare positivamente la situazione attuale sfruttando il crollo per acquistare a prezzi bassi. Una simile strategia ha però senso solo se le quotazioni TIM sono viste in rialzo ossia se ci sono elementi per pensare che, dopo il sell-off, il titolo possa crescere. E’ davvero così o è meglio procedere con una certa prudenza?

Crollo azioni Telecom Italia: cosa sta succedendo?

La domanda che gli investitori si pongono dinanzi alla forte flessione di TIM non può che riguardare i motivi alla base del crollo. Perchè le azioni Telecom Italia stanno di nuovo andando a picco?

Come abbiamo anticipato ad inizio articolo, il titolo ha aperto gli scambi in verde ma, poco dopo, è stato travolto dalle vendite. L’impressione è che il mercato non abbia ritenuto sufficienti i chiarimenti sul debito che sono arrivati dal management. Nella giornata di ieri si è svolto un consiglio di amministrazione con all’ordine del giorno il piano industriale presentato al mercato il 7 marzo scorso e, secondo tutti gli analisti, all’origine della valanga di vendite che da allora si è abbattuta suo titolo. Il CdA ha confermato le stime comunicate in precedenza ma ha integrato la comunicazione con i parametri relativi al flusso di cassa atteso specificando che la strada che il debito TIM prenderà avrà inizio dal dato pro forma del 2024 a 7,5 miliardi.

Il punto controverso è che proprio il percorso di riduzione del debito è uno degli aspetti che al mercato proprio non vanno giù. Tenendo conto della raffica di vendite che sono in atto oggi sul titolo, è palese che le preoccupazioni sulla riduzione del debito continuano ad essere molto alte perchè è convinzione del mercato che se la struttura societaria attuale non viene cambiata, il trend di indebitamento non potrà essere invertito.

Tra l’altro, stando al piano industriale comunicato a inizio marzo, nel 2025 non dovrebbe esserci ancora alcuna generazione di cassa (differenza tra entrate e uscite) mentre nel successivo 2026 la generazione di cassa dovrebbe ammontare a circa mezzo miliardo nel 2026.

Ricordiamo che l’esercizio 2023 si è chiuso con un indebitamento finanziario netto rettificato pari a 25,6 miliardi e un indebitamento finanziario after lease di di 20,3 miliardi. Gli obiettivi del piano industriale puntano a un indebitamento pari a 7,6 miliardi per la fine del 2024. Si tratterebbe di un dato pari a 2 volte il rapporto debito/ebitda. Secondo gli analisti che hanno commentato il piano, anche se la vendita di Netco, prevista per giugno, porterà a una riduzione del debito di circa 14 miliardi, vanno comunque tenuti in considerazione circa 1,5 miliardi di assorbimento di cassa tra oneri finanziari, tasse, net working capital oltre al pagamento dei dividendi in Brasile.

Comprare azioni Telecom Italia resta la raccomandazione di Equita

La valutazione degli analisti sul titolo Telecom Italia, nonostante il nuovo crollo in atto oggi, non è negativa. Proprio alcuni giorni fa gli esperti di Equita hanno confermato il rating buy con target price a 0,35 euro in ribasso rispetto al precedente 0,4 euro.

Per la sim milanese, quindi, le azioni Telecon Italia sono da comprare ma il potenziale di upside rispetto a prima è più basso (pur essendo comunque rilevante).

Nel loro report gli analisti hanno affermato che l’elemento negativo del piano industriale è quello relativo agli oneri finanziari che sono destinati a restare alti anche nel 2026 a causa della complessità di organizzazione della nuova struttura di capitale. Per gli esperti, inoltre, il maggior Ebitda domestico 2024 dovrebbe compensare il più alto debito.

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