La voce ha iniziato a circolare sui social da ieri, probabile però che il problema ci sia già da almeno un mese, fatto sta che il governo cinese ha bloccato l’accesso a uno degli explorer di ethereum più popolari; a quanto si apprende, quindi, etherscan.io non è più raggiungibile dagli indirizzi IP geolocalizzati nella Cina continentale. CoinDesk riferisce che l’analisi di GreatFire.Org, sito che monitora ed elabora l’elenco dei siti censurati dalla cina, rivela che fino alla fine d’agosto scorsa il sito era ancora raggiungibile, il blocco si stima sia iniziato a partire dal 30 Ottobre scorso; attualmente, perciò, etherscan è raggiungibile solo dagli utenti cinesi che dispongono di una vpn, tutti gli altri sono tagliati fuori. Non è in ogni caso la prima volta che la Cina blocca un sito web, solo fino ad oggi a finire bersagliati dalla censura erano siti di carattere informativo o che comunque possono avere una funzione di questo tipo, come appunto Google, Facebook, Twitter e Reddit, è invece il primo caso in assoluto di un explorer blockchain che venga bloccato in Cina. Matthew Graham, CEO della società di investimento blockchain Sino Global Capital, è intervenuto sulla vicenda dichiarando che:
“Si tratta di un tipico caso d’attrito tra la tecnologia decentralizzata e un governo, come quello cinese, fortemente centralizzato; faremmo bene ad aspettarci ulteriori problemi come questo in futuro man mano che la blockchain verrà ulteriormente integrata nell’economia cinese e nella vita quotidiana”
Allo stato attuale non è ancora noto cosa abbia fatto scattare il blocco, fatto sta che si vocifera che lo scorso anno alcuni utenti abbiano tentato di aggirare la censura cinese codificando alcuni articoli in maniera tale che fossero condivisibili via web per poi diffondere l’hash di quelle transazioni attraverso WeChat e far circolare il link; potrebbe quindi essere questo il motivo del blocco deciso dal governo cinese, tuttavia su questo, per ora, non si hanno certezze dato che persino Matthew Tan, fondatore e CEO di etherscan, ha affermato di aver notato il blocco negli ultimi 3 mesi ma che non solo non può fornire una data esatta relativamente a quando tale blocco sia stato imposto ma non è neanche al corrente di quali siano i motivi reali per cui è stato deciso. Per adesso la questione si è risolta clonando il sito al fine di renderlo disponibile, attraverso un altro dominio non ancora bloccato, agli utenti cinesi, del resto è impensabile che il governo riesca a bloccare tutti gli accessi a un explorer nel paese per cui la battaglia del governo per imporre la censura è già persa in partenza, del resto se questa tecnologia viene definita “incensurabile” un motivo deve pure esserci.
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