Da sempre continuiamo ostinatamente a ripetere che le criptovalute sono un fatto geopolitico prima che economico, per sostenere questa tesi ci rifacciamo all’enorme interesse che le criptovalute garantite dalle banche centrali (le famose CBDC) stanno riscuotendo un po’ in tutti i paesi del mondo. Dopo il Venezuela, la Cina, la Russia, le due coree, la stessa UE, l’UK, adesso è il turno degli Stati Uniti.
Le banche centrali accettano le Criptovalute
In una lettera inviata il 30 settembre a Jerome Powell, presidente della FED, infatti, i membri del comitato dei servizi finanziari della camera dei rappresentati USA ha chiesto ufficialmente alla federal reserve se ci sono piani per il lancio di una CBDC nel paese. Il motivo è che la politica statunitense inizia ad essere sempre più terrorizzata dagli effetti che una valuta globale decentralizzata (in pratica bitcoin) potrebbe avere sugli equilibri geopolitici internazionali arrivando a minare l’egemonia del dollaro sul mercato globale. Inoltre i politici USA si sono resi conto che ci sono oltre una quarantina di paesi che, dichiaratamente, stanno lavorando all’emissione di una propria CBDC (più quelli che hanno messo in cantiere progetti simili ma che non li hanno ufficializzati) e non vogliono che il paese resti indietro.
Insomma, si sono svegliati dal letargo ed iniziano a capire che il coniglio crittografico non può essere rinfilato dentro il cilindro da cui è uscito, anche perché ormai il coniglio è diventato un piccolo godzilla che si aggira per le strade delle capitali di tutto il mondo demolendo la credibilità delle istituzioni sia finanziarie che politiche. Insomma, la politica statunitense chiede alla FED di darsi una mossa e di iniziare a studiare una moneta digitale di stato per far fronte a ciò che avviene a livello internazionale ed evitare così di farsi cogliere impreparati nel prossimo futuro; resta però da dire che, come sempre quando parliamo di moneta, c’è un problema di fiducia e di deficit di credibilità accumulato dalle istituzioni che difficilmente potrà essere recuperato attraverso la semplice emissione di una CBDC.
E’ proprio questa la vera forza di bitcoin, che sta costruendo attorno a se una fiducia che nessun governo al mondo sembra essere capace di eguagliare; man mano che passeranno gli anni, a meno di cataclismi, la fiducia intorno a bitcoin continuerà ad aumentare, svuotando di credibilità e di senso le istituzioni. Da questo contesto emergerà un mondo nuovo che oggi è difficile anche solo provare ad immaginare ma che, di questo possiamo star sicuri, sarà inevitabilmente profondamente diverso da qualunque altra cosa si sia mai vista prima nella storia dell’umanità.
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