Criptovalute: la FED pianifica il lancio di un nuovo sistema di pagamento istantaneo

Con un comunicato stampa diramato nella giornata di ieri la Federal Reserve statunitense ha comunicato i suoi programmi di potenziamento dell’infrastruttura di pagamenti USA da perseguire mediante il lancio di un nuovo servizio interbancario che supporti pagamenti più rapidi in America. Il nuovo servizio si chiamerà FedNow e verrà lanciato nel giro dei prossimi cinque anni, entro il 2024; tra le altre cose, oltre alla velocità delle transazioni, la FED mira a creare un servizio che sia sempre attivo, indipendentemente dai festivi e dall’orario del giorno, che sia veloce, affidabile e, ovviamente, tracciabile. Intervistato sul tema il governatore del consiglio della Fed (Lael Brainard) ha dichiarato:

“Ognuno dovrebbe avere la stessa capacità di effettuare e ricevere pagamenti in modo immediato e sicuro e ogni banca merita la stessa opportunità di offrire quel servizio alla propria utenza. FedNow consentirà a banche di ogni dimensione e in tutto il paese di fornire pagamenti in tempo reale ai propri clienti”

Immediate, e comprensibili, le reazioni della comunità delle criptovalute alla notizia, con Pompliano (co-fondatore della Morgan Creek Digital Assets) che ha voluto evidenziare che ciò che farà FedNow è sostanzialmente ciò che Bitcoin fa già ora, mentre altri (come Gabor Gurbacs, direttore della strategia digitale presso una controllata della società di gestione degli investimenti VanEck) hanno preferito congratularsi (non senza un sottile velo di ironia) con la Fed per la sua lungimiranza. Ora, se devo dirla tutta ho la sensazione che in molti spesso si dimentichino di quale sia il vero potenziale di bitcoin; si certo, BTC consente transazioni veloci e a basso costo, ma è molto di più di un sistema di pagamento e, per questo motivo, la Fed, o chi per essa, può sviluppare tutti i sistemi di pagamento che vuole, la cosa non riguarderà mai neanche lontanamente bitcoin.

Prima che essere una moneta e un sistema di pagamento alternativo bitcoin andrebbe considerato un’infrastruttura e, per altro, un’infrastruttura su cui puoi costruire qualunque cosa, non solo sistemi di pagamento; qualcuno si illude anche solo lontanamente che la Fed possa riuscire mai a costruire qualcosa di anche solo simile a bitcoin e con le stesse caratteristiche? Intanto qualunque infrastruttura produca la Fed non sarà mai decentralizzata, e già questa sarebbe una pregiudiziale a livello di fiducia, e poi dubito seriamente che la Fed possa mai sviluppare qualcosa capace di competere in termini di versatilità e funzionalità con bitcoin. La notizia, quindi, per quanto mi riguarda, pur essendo certamente rilevante (anche perché dimostra la grande attenzione verso le nuove tecnologie fintech delle istituzioni internazionali), non dovrebbe suscitare negli appassionati di criptovalute alcuna ansia o preoccupazione perché qualunque piattaforma possa mai arrivare a sviluppare la Fed non potrà mai avere le stesse caratteristiche di bitcoin.

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