Il mercato delle criptovalute ha vissuto una forte ripresa negli ultimi mesi, guidata principalmente da Bitcoin ed Ethereum. Tuttavia, non tutte le monete digitali hanno beneficiato di questo slancio: molte altcoin sono ancora ben lontane dai livelli raggiunti durante il boom del 2021.
Secondo i dati di CoinMarketCap, un investimento da 200 dollari su ciascuna delle 20 principali altcoin di quattro anni fa (per un totale di 4.000 dollari) oggi varrebbe circa 2.840 dollari, ovvero un calo vicino al 30%. Nonostante il rinnovato entusiasmo attorno al comparto, gran parte dei progetti non è riuscita a riconquistare gli investitori.
Gli altcoin che hanno guadagnato valore
Solo cinque criptovalute tra le prime venti del 2021 hanno registrato un incremento nel tempo:
- XRP: +170%
- BNB (Binance Coin): +112%
- Ethereum (ETH): +23%
- Stellar (XLM): +15%
- Solana (SOL): +12%
Questi token hanno beneficiato di due fattori determinanti: da un lato i progressi normativi, come l’approvazione della legge statunitense sui stablecoin (Genius Act), dall’altro la decisione della SEC di ritirare le cause legali contro Ripple Labs e Binance, che aveva generato incertezza sui mercati. Non a caso, XRP e BNB sono stati i migliori performer del gruppo.
Ethereum, Solana e Binance Coin, invece, hanno trovato forza nel loro ruolo di ecosistemi per smart contract, stablecoin e applicazioni DeFi, settori che continuano ad attrarre sviluppatori e investimenti.
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Perché tante altcoin hanno perso terreno
La storia delle criptovalute è stata segnata da due grandi altcoin season: quella del 2017-2018, alimentata dalle ICO, e quella del 2020-2021, favorita da tassi di interesse bassi e liquidità abbondante.
Oggi, però, lo scenario è diverso. L’approvazione degli ETF spot su Bitcoin ed Ethereum ha spostato l’attenzione degli investitori istituzionali verso le due crypto principali, che da sole attraggono oltre 170 miliardi di dollari. Di conseguenza, molti progetti secondari non sono riusciti a ritrovare slancio.
Ecco alcune delle altcoin che dal 2021 a oggi hanno perso valore:
- Dogecoin: -6%
- Bitcoin Cash: -11%
- Chainlink: -15%
- Avalanche: -32%
- Litecoin: -37%
- Uniswap: -59%
- Ethereum Classic e Cardano: -65%
- Polygon (ex MATIC) e VeChain: -79%
- Polkadot: -85%
- Algorand: -88%
- Internet Computer: -92%
- Filecoin: -97%
- Terra (LUNA): -99%
Alcuni di questi progetti hanno sofferto di problemi tecnici o di leadership, altri sono stati superati dalla concorrenza. Nel caso di Terra, invece, il collasso è stato totale, spazzando via miliardi di capitalizzazione.
Possono tornare a crescere?
Non tutti gli altcoin sono destinati a sparire. Alcuni hanno ancora prospettive interessanti:
- Chainlink ha annunciato nuove collaborazioni con istituzioni finanziarie e persino con il governo statunitense, posizionandosi come possibile protagonista nella crescita della finanza decentralizzata.
- Polygon, invece, sta attraversando un momento difficile dopo la transizione da MATIC a POL e la perdita di diversi fondatori: per tornare competitivo dovrà reinventarsi e ritrovare fiducia tra sviluppatori e investitori.
Il mantra del settore resta sempre lo stesso: comprare il ribasso può essere una strategia valida, ma solo se il progetto ha basi solide e una community attiva alle spalle.
Ci sarà una nuova altcoin season?
È improbabile che il mercato riviva un’ondata speculativa come quella del 2021. Il settore sta maturando e i capitali istituzionali preferiscono puntare su progetti consolidati.
Tuttavia, non è escluso che nel prossimo futuro emergano nuove opportunità sugli altcoin di qualità, soprattutto se la SEC dovesse approvare ETF dedicati a token come Solana, XRP o Cardano. Più che un’esplosione indiscriminata di prezzi, potremmo assistere a una selezione naturale, con i progetti più utili e innovativi in grado di attrarre capitali e utenti.
La lezione da imparare: diversificare sempre
Investire in criptovalute resta un’operazione ad alto rischio, ancora più marcata per gli altcoin meno affermati, che possono essere paragonati a penny stock: grandi potenzialità di crescita ma anche possibilità concrete di perdere valore.
Il boom del 2021 insegna che persino i progetti più popolari possono crollare. Per questo motivo, chi sceglie di puntare sugli altcoin dovrebbe farlo con una quota ridotta del proprio portafoglio, puntando sempre alla diversificazione. Solo così si possono massimizzare le possibilità di rendimento riducendo i rischi di un settore ancora estremamente volatile.
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