L’indice di paura e avidità nel mercato delle criptovalute ha toccato il livello più basso dal 2022, segnalando un’estrema paura tra gli investitori.
Il crollo del crypto Fear and Greed Index
L’indicatore Fear & Greed, che misura il sentimento generale nel mercato crypto, è sceso a un valore di 10, evidenziando un drastico cambiamento rispetto ai giorni precedenti, quando il mercato si trovava ancora in una fase neutrale. Bitcoin ha subito un forte calo del 12,4% nell’ultima settimana, spinto da una combinazione di fattori macroeconomici e problematiche interne al settore crypto.
In particolare, l’annuncio del presidente Donald Trump riguardo l’imposizione di nuove tariffe del 10% sulle importazioni dalla Cina, oltre a un aumento delle tariffe del 25% su Canada, Messico ed Europa, ha scatenato incertezza tra gli investitori. A ciò si è aggiunto un attacco informatico da 1,44 miliardi di dollari alla piattaforma di scambio Bybit, contribuendo all’ulteriore pressione di vendita su Bitcoin.
Perdite per oltre $2 miliardi su Bitcoin
La maggior parte della pressione di vendita recente proviene dai detentori di Bitcoin a breve termine, che hanno registrato perdite realizzate per oltre 2,16 miliardi di dollari negli ultimi tre giorni. Tra questi, coloro che hanno acquistato $BTC nell’ultima settimana hanno subito perdite per 927 milioni di dollari, rappresentando circa il 42,85% delle perdite complessive. Anche chi ha acquistato tra una settimana e un mese fa ha registrato perdite per 678 milioni di dollari, mentre coloro che detenevano Bitcoin da un mese a un anno hanno perso circa 257 milioni di dollari.
L’indicatore Short-Term Holder Spent Output Profit Ratio (STH-SOPR), che misura il comportamento dei detentori a breve termine, ha subito un crollo significativo. Questo dato suggerisce che una grande fetta di investitori ha venduto le proprie posizioni in perdita, alimentando ulteriormente un sentiment ribassista.
Possibile scenario per BTC
L’andamento del prezzo di Bitcoin continua a essere fortemente influenzato dalle condizioni macroeconomiche globali. Se la pressione macroeconomica dovesse persistere, con il rischio di un’escalation della guerra commerciale, il prezzo di Bitcoin potrebbe subire ulteriori ribassi. Storicamente, livelli estremamente bassi dell’indice di paura e avidità hanno spesso coinciso con i minimi di mercato, segnalando possibili opportunità di acquisto per gli investitori.
Infatti molti trader e analisti esperti, come Lark Davis o Micheal Saylor, stanno accumulando Bitcoin e altre altcoin vicine all’approvazione di ETF Spot, come Solana, Litecoin o XRP. Secondo la teoria dell’investimento contrarian, i migliori momenti per acquistare un asset si verificano quando il mercato è in panico, mentre i periodi di euforia spesso segnano la prossima correzione ribassista. Come affermava Warren Buffet: “Sii timoroso quando gli altri sono avidi, e avido quando gli altri sono timorosi”.
Se il passato può offrire un’indicazione, Bitcoin ha spesso formato un minimo di mercato quando l’indice di paura ha toccato livelli estremi ed in passato durante la bull run si sono verificati diversi ritracciamenti di circa il 30%, prima di raggiungere nuovi prezzi record. Resta da vedere se questa volta seguirà lo stesso schema o se la pressione di vendita continuerà ad aumentare prima di una ripresa.
Continua l’ascesa di BTCBULL
Bitcoin Bull Token ($BTCBULL) continua a dimostrare un’ottima crescita durante la sua fase di prevendita in corso sul sito web ufficiale, superando la soglia dei 3,3 milioni di dollari raccolti dal lancio avvenuto il 10 febbraio. Questo traguardo evidenzia la forte fiducia degli investitori nel progetto e nella sua innovativa strategia di incentivazione basata su Bitcoin.
Uno degli aspetti più apprezzati di $BTCBULL è il suo sistema di distribuzione di frazioni di Bitcoin (BTC) tramite airdrop. Il progetto ha introdotto una meccanica che premia i detentori del token $BTCBULL ogni volta che Bitcoin raggiunge specifici traguardi di prezzo. Questi livelli sono fissati con scaglioni di 50.000 dollari, garantendo ricompense periodiche man mano che il prezzo della cripto principale cresce.

Un altro elemento chiave della sostenibilità del progetto è il meccanismo di burning. Attraverso la riduzione programmata dell’offerta circolante fissata a 21 miliardi di token, il valore del token $BTCBULL può beneficiare di una pressione rialzista nel lungo termine.
In parallelo alla prevendita, gli investitori hanno anche la possibilità di mettere in staking i loro $BTCBULL, generando entrate passive con un tasso di rendimento annuale (APY) estremamente competitivo del 170%.
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