Il 4 febbraio 2025 ha segnato un momento insolito per la blockchain di Ripple, con un’interruzione della durata di un’ora che ha temporaneamente fermato la produzione di blocchi all’altezza del ledger 93927173.
La situazione è stata monitorata attentamente da David Schwartz, chief technology officer di Ripple, che ha seguito gli sviluppi comunicando in tempo reale. La particolarità dell’evento risiede nel fatto che la rete è riuscita a ripristinarsi autonomamente, senza richiedere interventi significativi da parte dei validatori.
Il ruolo dei validatori e il meccanismo di consenso
L’elenco dei nodi unici (UNL) rappresenta un elemento essenziale nel funzionamento della rete Ripple, fungendo da directory di convalida per mantenere l’integrità del sistema e garantire la finalità delle transazioni. Durante l’interruzione, si è verificato un fenomeno particolare: mentre il consenso era in corso, le convalide non venivano pubblicate, causando quello che gli esperti hanno definito come “deriva della rete”. La struttura dei validatori ha subito modifiche significative nel 2023, con una riduzione dell’influenza di Ripple a soli 2 validatori su 35, dimostrando un impegno verso la decentralizzazione.
L’impatto sul mercato e le fluttuazioni di prezzo
L’interruzione ha avuto ripercussioni immediate sul valore di XRP, provocando un calo del 10% che ha portato il prezzo a 2,45 dollari. Al momento della stesura dell’articolo, il token veniva scambiato a 2,49 dollari, evidenziando una diminuzione del 26% rispetto al picco di 3,38 dollari registrato a metà gennaio 2025. Le recenti performance di XRP sono state comunque notevoli, con un incremento del 400% rispetto all’anno precedente, grazie soprattutto ai cambiamenti nella politica americana che hanno creato un ambiente più favorevole per le società di criptovalute.
Stabilità e sicurezza: le sfide tecniche di XRPL
Gli ultimi mesi hanno evidenziato alcune vulnerabilità tecniche della rete, tra cui un crash dei nodi nel novembre 2024 e problemi che hanno richiesto patch di emergenza a settembre.
Nonostante queste difficoltà, è fondamentale sottolineare che durante l’ultima interruzione nessun asset su XRPL è andato perso, con l’unica conseguenza di una temporanea mancanza di affidabilità dei ledger per circa un’ora. La rete ha anche implementato recentemente cambiamenti significativi, come la riduzione del requisito di riserva di base da 10 XRP a 1 XRP.
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