Forte balzo in avanti della quotazione del cacao a causa del crollo della produzione mondiale
Forte balzo in avanti della quotazione del cacao a causa del crollo della produzione mondiale
Il prezzo del cacao è volato ai massimi storici. Nella seduta di ieri le quotazioni del Future Cacao con consegna a maggio sono aumentati del 3,9 per cento a quota 10.030 dollari per tonnellata. Per la prima volta nella storia la commodity più dolce che ci sia è riuscita a sfondare il muro dei 10.000 dollari. Il trend è nettamente impostato al rialzo nonostante nell’ultimo anno ci sia stato già un aumento del 138 per cento.
Dinanzi a numeri simili, le domande che un investitore si pone sono essenzialmente due: cosa spinge la progressione del prezzo del cacao e come poter investire su questo evento nel modo più rapido possibile. Proprio a questi due interrogativi risponderemo in questo articolo.
Per ben inquadrare le ragioni alla base del rally del prezzo del cacao è necessario partire dalla geografia della produzione. Il cacao è noto per essere coltivato in una fascia molto ristretta: 20 gradi a nord e 20 a sud della linea dell’Equatore. Cartina geografica alla mano è possibile vedere come in questa range geografico ricadano diversi paesi dell’Africa, dell’Asia, dell’America Latina e dell’Oceania. In realtà, però, sono Costa d’Avorio e Ghana a detenere la maggioranza assoluta della produzione. A seguire ci sono l’Indonesia (Asia) e l’Ecuador (Sud America) che però, presi assieme, arrivano a stenti alla produzione del solo Ghana ovvero meno della metà della produzione della Costa d’Avorio.
La geografica è quindi chiarissima: sacrosanta l’identificazione della zona di produzione con la linea dell’equatore, tuttavia sono la Costa d’Avorio e il Ghana a detenere la quota di maggiore produzione a livello globale (due terzi delle fave di cacao mondiali).
Nel mondo delle commodity quando c’è un forte sbilanciamento nella produzione si possono creare meccanismi automatici in grado di impattare su tutta la produzione globale. In poche parole problemi nei due maggiori produttori si ripercuotono su tutta la produzione. Proprio questo è ciò che è avvenuto al cacao. A causa delle condizioni meteorologiche sfavorevoli (forti piogge e caldo secco), la produzione nell’Africa occidentale, che come abbiamo visto rappresenta da sola il 70 per cento del cacao mondiale, è crollata a picco.
E’ in questo contesto che è maturato il rally del prezzo del cacao, unico sbocco possibile ad una situazione caratterizzata da una richiesta sempre alta a fronte di un’offerta in picchiata.
Ad aggravare ulteriormente la situazione ci ha pensato poi la cosiddetta malattia del baccello nero che ha colpito le piantagioni di cacao dell’Africa.
Il mix tra il clima avverso e il virus parassitario è stato letale.
Una volta appurate le cause alla base del rally del cacao resta da capire come cavalcare questa situazione. Difficile dire quale potrebbe essere la traiettoria dei prezzi. Di certo il cacao è una coltura molto delicata che richiede un certo clima e l’assenza di parassiti. Visto che le piogge incessanti e la malattia del baccello nero sono state alla base del crollo dell’offerta, si può ipotizzare che fino a quando entrambi questi fattori non saranno sotto controllo, i prezzi del cacao siano destinati a restare alti.
Del resto lo stesso iter che porta alla trasformazione dai baccelli alle fave è abbastanza lungo. I baccelli maturi, infatti, vengono raccolti, aperti, privati dei semi e quindi avviati al fermentazione. Dopo una settimana le fave di cacao sono stese per l’essicazione naturale e solo dopo, una volta acquisito il loro inconfondibile sapore, sono vendute alle aziende che producono cioccolata. Di conseguenza solo quando ci sarà un raccolto quantitativamente e qualitativamente apprezzabile, la produzione tornerà ad essere in grado di soddisfare la domanda e i prezzi torneranno ad abbassarsi.
Insomma nella determinazione della dinamica del prezzo del cacao tutto dipende dal clima e dalle malattie (parassiti). E’ logico che nessuno ha la sfera di cristallo per capire cosa potrebbe succedere. La corsa certa è che il cacao è tra le materie prime agricole con maggiore appeal in assoluto (almeno in questo periodo). E’ quindi logico attendersi una certa volatilità dei prezzi che può essere sfruttata per fare trading online.
In che modo? Di sicuro non comprando sacchi di fave di cacao ma speculando unicamente sui prezzi. I Contratti per Differenza sono lo strumento derivato grazie al quale è possibile speculare al rialzo (long trading) e al ribasso (short trading) sul prezzo del cacao.
Piattaforme che consentono di fare CFD trading sulle materie prime sono:
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa
scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati.
Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta,
causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://valutevirtuali.com.
Rimani aggiornato con le ultime novità su investimenti e trading!
Il vostro capitale è a rischio. Considera la perdita di denaro dal 51% (eToro) fino all’89% (altri fornitori) con il trading CFD.
Avviso di rischio - Il vostro capitale è a rischio. Considera la perdita di denaro dal 51% (eToro) – 82% (Plus500) fino all’89% (altri fornitori) con il trading CFD.